L'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha approvato le nuove tariffe dell'acqua che prevedono, per il 2015, un aumento medio delle bollette del 4,8%, che si aggiunge al 3,9% registrato per il 2014. L'annuncio è stato dato dal presidente dell'Autorità, Guido Bortoni, nel corso della III Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici svolta oggi a Milano.

Il nuovo metodo tariffario idrico

Le nuove tariffe sono state determinate, per la prima volta, cercando di uniformare i diversi sistemi di calcolo attualmente esistenti in Italia, ed interesseranno 34 milioni di utenti, gestiti da oltre 1.600 aziende locali.

Il nuovo sistema di calcolo è stato denominato Metodo Tariffario Idrico e comprende tutti gli attuali regolamenti in vigore, portando così a compimento la prima parte del compito assunto dall'Autorità a partire dal 2012, data in cui le è stata assegnata la competenza per il sistema idrico. Ci saranno comunque 6 milioni di utenti per i quali è stata approvata una riduzione del 10% delle tariffe e sono quei consumatori che ricadono nella gestione di 1.250 aziende municipalizzate che non hanno inviato, in tutto o in parte, i dati richiesti dall'Autorità ai fini del calcolo delle nuove tariffe.

4,5 miliardi di investimenti per l'efficienza della rete

Nella sua relazione, il presidente Bortoni ha spiegato gli aumenti tariffari con la necessità di reperire risorse per urgenti lavori da destinare al miglioramento dell'efficienza della rete.

Si ricaveranno in questo modo 4,5 miliardi di euro da utilizzare nei prossimi quattro anni per intervenire sul dato della dispersione di acqua che in alcune zone dell'Italia Meridionale raggiunge percentuali del 65%. Praticamente, due terzi dell'acqua si perde prima di arrivare al rubinetto. Un dato per il quale, se non migliorato entro il 2016, si rischia una pesante multa da parte della Comunità Europea.

Le agevolazioni allo studio

Dopo questo lavoro di omogeneizzazione delle tariffe l'Autorità proseguirà ora, secondo quanto annunciato dal suo presidente, con un'analisi analoga sui diversi sistemi di agevolazione in vigore per le fasce di popolazione in situazioni economiche disagiate. Anche in questo caso, lo scopo è quello di arrivare a definire diverse fasce di tariffazione per gli utenti domestici a seconda del reddito, in modo da garantire l'accesso da parte delle categorie disagiate alla quantità di acqua necessaria ai bisogni fondamentali.