Secondo un ultimo studio della CGIA di Mestre, in base alla media delle tasse pagate da tutti i cittadini europei, gli italiani verserebbero al proprio Fisco più di 900 euro in più all'anno. Quasi uno stipendio in più. I dati sono riferiti all'anno fiscale 2014 dove siamo secondi solo ai francesi che pagano leggermente più di noi. Ma adesso, come dichiarato pubblicamente dal Premier Renzi, si cerca di correre ai ripari e dal 2016, il Governo varerà misure per cercare di essere meno opprimente dal punto di vista della tassazione.
Cos'è la CGIA di Mestre
L'associazione di artigiani di Mestre è quella più conosciuta, quella più presente nella agenzie di stampa e tra tutti i media. Il suo successo presso l'opinione pubblica è dato dalle ricerche quotidiane che fa, dalle sue prese di posizione, dalle tabelle e tendenze di ogni genere che rende pubbliche quotidianamente. Offre un servizio alla collettività con molta chiarezza rispetto a giornali, TV e radio che spesso, sugli stessi argomenti sono meno specifici.
Le statistiche sulla tassazione
Come detto, l'Italia è uno dei Paesi dove si pagano più tasse. Se l'Unione Europea fosse davvero una Comunità, e la tassazione fosse uguale per tutti, nelle tasche degli italiani rimarrebbero 900 euro in più all'anno.
La media europea parla di una tassazione media del 40% rispetto al Pil. L'Italia si assesta intorno al 43,4%. I vicini francesi invece salgono al 47%.
Cosa ha detto Renzi
L'intervento di Renzi all'assemblea del PD tenuta all'EXPO di Milano, ha spaziato tra una infinità di argomenti, da quelli interni al PD fino alla Grecia ed alla salute del Paese Italia.
Travestendosi per alcuni istanti da Berlusconi ha di fatto promesso agli italiani di levare la tassa sulla prima casa, la Tasi. Come il "Cavaliere" che eliminò l'ICI dal 2008 al 2012 (anno in cui Monti la reintrodusse chiamandola IMU). Il Governo Letta poi le cambiò nome chiamandola Tasi e lasciando agli altri immobili l'IMU.
Renzi quindi nel suo intervento ha dichiarato di poter fare a meno di circa 3,4 miliardi di euro che poi è il gettito che arriva nelle casse Statali proprio dalla tassa sulla prima casa.
Imu agricola, Irpef ed Irap
Il Premier, nel suo momento di buonismo fiscale ha anche detto che si abbasserà l'Irpef (l'aliquota media negli altri Stati è il 20%, da noi la minima parte dal 23%), l'Irap e l'Ires, tasse che gravano sulle piccole imprese in maniera decisiva per la salute delle stesse. Ha anche dichiarato di voler cancellare l'IMU agricola a prescindere dalla collocazione altimetrica dei comuni e la cosiddetta IMU sugli imbullonati, la tassa che equipara un bene strumentale fisso ad un vero e proprio immobile. Naturalmente non sarà possibile attuare tutto questo entro il 2016. Il piano presentato da Renzi dovrebbe essere in tre anni, fino al 2018.