Non subiranno decurtazioni i lavoratori stagionali che richiedono la Naspi, la nuova indennità di disoccupazione introdotta con il Jobs Act. Come già previsto per tutte le altre figure, anche i lavoratori stagionali beneficeranno dell'indennità nella stessa misura, e per la durata prevista dalla nuova riforma. Ad esempio chi ha svolto la mansione di cameriere per sei mesi lo scorso anno e per altri sei mesi nell'anno in corso, avrà diritto alla Naspi per la metà del tempo per il quale si è svolta l'attività lavorativa (nell'esempio indicato per 6 mesi).
Questa è sicuramente una notizia che contribuirà a rasserenare il clima, visto che si era paventato il rischio che le indennità per i lavoratori stagionali fossero di entità minore. Coloro che ritengono di avere diritto alla prestazione a sostegno del reddito ma non ne conoscono le modalità e l'ambito di applicazione possono sempre rivolgersi ai sindacati, Cisl, Cgil e Uil nei vari patronati dislocati sul territorio italiano, che svolgeranno il ruolo di intermediari nella formulazione della richiesta all'Inps, e potranno darvi tutti i ragguagli su tempi e modalità di erogazione della Naspi.
Brutte notizie per i lavoratori termali e del turismo
I benefici per la Naspi, estesi ai lavoratori stagionali non riguarderanno però tutte le categorie.
Se è vero che per il 2015 l'indennità verrà percepita per intero, è anche vero che la cosiddetta norma di 'salvaguardia' non riguarderà i lavoratori degli stabilimenti termali e del turismo, che la percepiranno per intero per l'anno in corso ma non sarà garantita per gli anni a venire. Una decisione che non è stata gradita dalle parti sociali, come è stato fatto notare da Alessandro Gualtieri, segretario di Fisascat Cisl di Grosseto: 'CI batteremo per far si che venga salvaguardata la durata e il valore del trattamento di integrazione del salario che per il momento è limitata solo al 2015. Qualora non riuscissimo ad ottenere i risultati che ci prefiggiamo, il rischio è quello di perdere le migliori professionalità del settore. E questo non possiamo permetterlo'.