Molto presto le tariffe per chiamare al di fuori del proprio paese, ma dentro i confini dell'Unione Europea, avranno un forte ridimensionamento. Il parlamento europeo vota in questi giorni l'eliminazione del " roaming ", la tassa extra che le compagnie telefoniche fanno pagare quando si usa il telefono al di fuori del proprio paese. Dal prossimo aprile gli operatori dovranno applicare un taglio del 75% ai costi delle chiamate, per arrivare alla definitiva soppressione nel giugno 2017. Si è giunti a questo accordo dopo una negoziazione durata circa dieci anni, che alla fine ha messo d'accordo politica e industria delle telecomunicazioni.

Cosa prevede la legge

Le tariffe saranno equiparate a quelle in vigore nel proprio paese, ma la completa eliminazione del roaming varrà solo per viaggi brevi o regolari. In caso di soggiorni di tre mesi o più, le compagnie telefoniche potrebbero far pagare costi aggiuntivi. La riduzione applicata da aprile 2016 sul roaming comporterà da parte degli operatori una diminuzione per le tariffe voce a soli cinque centesimi al minuto in più di quelle del paese di origine, due centesimi in più a sms, e cinque a megabyte per la connessione ad internet. Tutto ciò porterà un rilevante risparmio ai viaggiatori che ogni anno si spostano per vari motivi nei paesi dell'Unione Europea.

La neutralità della rete ed altre proposte

I vari gruppi parlamentari hanno già raggiunto un accordo di massima sulla legge, le uniche divergenze riguardano la neutralità della rete e le eventuali eccezioni da applicare. Il pacchetto che riguarda il mercato unico delle telecomunicazioni, prevede norme per la sicurezza del web e lotta contro la pornografia infantile, ma anche la differenziazione del traffico dati a seconda del tipo di contenuto ( video,voce,dati crittografati ), che porterà alla creazione di nuovi canali. Si tratta sicuramente di una svolta epocale per quanto riguarda le telecomunicazioni in ambito europeo, norme che interessano milioni di utenti che ne trarranno un notevole beneficio.