La nuova manovra finanziaria, la Legge di Stabilità è nata, o meglio è stata presentata oggi pomeriggio. Il Premier Renzi ha ottenuto il parere favorevole del Consiglio dei Ministri e adesso la sua manovra si avvia ad iniziare i normali passaggi parlamentari. Il Premier in conferenza Stampa è sembrato raggiante, ha lanciato un messaggio alle Camere dicendo che “si scrive Legge di Stabilità ma si pronuncia Legge di Fiducia”. Ha rivendicato il fatto che da anni una Legge di Stabilità non solo non gravava sui cittadini, ma addirittura ne riduceva il prelievo fiscale.

Sempre Renzi ha anche sottolineato il fatto che se prima l’Italia arrancava nei confronti degli altri paesi, adesso ha ripreso a correre e che questa Legge di Stabilità farà proseguire la crescita italiana. Sorprese per quanto concerne il contenuto non c’è ne sono state, ed ecco i punti più salienti di tutta la manovra.

Tasse giù per privati ma anche per le imprese

Cavallo di battaglia era e rimane l’abolizione della Tasi e dell’IMU, le odiate tasse sugli immobili. Il 16 dicembre scadranno le ultime rate 2015 e come dichiarò Renzi alcune settimane fa, sarà celebrato il funerale di queste imposte. Nessuno pagherà più la Tasi sulla prima casa, l’IMU agricola e l’IMU sui cosiddetti imbullonati. Intervento questo che costerà 5 miliardi al Governo ma che porterà in media ciascun cittadino a risparmiare 250 euro annui.

Nessun aumento di IVA ed accise perché sono state detonate le clausole di salvaguardia, almeno per quest’anno, anche se durante l’anno bisognerà intervenire per evitare che scattino. Il canone Rai si pagherà in bolletta e scenderà da 113 a 100 euro ed è già previsto che scenderà a 95 euro dal 2017. Per le imprese l’IRES scende di 3,5 punti percentuali, da 27,5% a 24%, ma l’intervento sarà attivo dal 2017 a meno che lo sconto chiesto a Bruxelles sui patti sottoscritti e che probabilmente verrà concesso per via dell’emergenza immigrazione, anticiperà lo sconto già dal prossimo anno.

Sempre per i lavoratori autonomi sono previste nuove misure a tutela del mondo delle “Partite IVA” e semplificazioni per gli adempimenti fiscali. Bonus per chi investe nella propria azienda ed ammortamento dei beni acquistati che passa dal 100% al 140%, cioè se si spende 1.000 euro per un nuovo bene strumentale dell’azienda, si portano 1.400 euro in deduzione.

Lavoro, pensioni ed economia

La Legge di Stabilità prevede anche interventi per la cultura del paese, come dice il Premier, bisognerà tornare ad essere orgogliosi dell’Italia. Si offriranno assegni di ricerca e bonus a 500 professori universitari italiani ma che insegnano all’estero per far si che i cervelli tornino in Italia. Previsti 1.000 assegni di ricerca e 500 nuovi posti di lavoro nella Cultura. Per le pensioni, l’intervento sulla flessibilità non c’è stato, ma sono stati stanziati 2,5 miliardi per prolungare l’opzione donna, per la settima salvaguardia esodati e per la sperimentazione del nuovo part-time pensionistico. Resta in vigore fino al 2018 la decontribuzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e vengono aumentati di 600 milioni i fondi a disposizione per combattere la povertà ed i casi di grave indigenza.

Come si diceva, per gli Statali solo 300 milioni stanziati per far fronte al primo step di aumenti previsti dopo la sentenza della Corte Costituzionale. Stanziati soldi (450 milioni) per rilanciare il Sud a partire dalla risoluzione delle opere pubbliche bloccate ed interventi mirati per l’ILVA di Taranto, la Terra dei Fuochi, la Salerno-Reggio Calabria e così via.