Il 2016 non è iniziato nel migliore dei modi per quanto concerne i trasporti. In sintonia comunque con il 2015, dato che in alcune città come Milano e Roma, è stato imposto un drastico divieto della circolazione di veicoli privati causa smog. Col nuovo anno ad adottare tale misura sarà invece Napoli, mentre più in generale si è verificato anche un rincaro dei pedaggi autostradali. Ma brutte notizie giungono anche da altre tipologie di trasporti, ovvero quello aereo, dato l'aumento delle tasse sui biglietti. Nonché quelliriguardanti il trasporto ferroviario, con Trenitalia che ha ritoccato mediamente al rialzo del 2,7% le tariffe nazionali.

Il che significa che i rincari sono diversificati tratta per tratta e riguardano in modo altrettanto diversificato i tre tipi di vettori delle Ferrovie dello stato. Ossia Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. Vediamo di seguito qualche esempio e il motivo di questo aumento.

Qualche esempio di aumento

Come detto, si parla di un aumento medio del 2,7%. Ad esempio, un'autentica batosta arriva a chi utilizza la tratta Milano-Roma, che ha subito un rialzo del 3,5%. Va meglio ad un'altra tratta molto popolare, la Napoli-Roma,che invece cresce di un euro (ovvero del 2,3%). Fortunatamente, gli aumenti riguardano le tariffe base, che per l'azienda costituiscono il 10% sul totale dei ricavi. Restano invariate le tariffe economy e supereconomy.

Più economiche certo, ma anche meno flessibili e vantaggiose per il viaggiatore.

I motividei rincari

Trenitalia ci tiene a sottolineare che "si tratta solo di ritocchi". Ed "è il primo adeguamento dei prezzi dal 2011''. Anno questo nel quale si è verificata la rivoluzionaria introduzione dei quattro livelli di servizio sui Frecciarossa.

Inoltre, l'azienda sottolinea anche che i rincari, oltre a riguardare le tariffe base, riguardano anche Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. Vettori che non ricevono contributi statali o regionali e dunque poggiano la propria esistenza solo sul mercato e la vendita di biglietti.