Una crescita esponenziale e preoccupante. Il debito globale, al termine del 2015, è salito a 152 miliardi dollari che rappresenta il 225% del PIL e di questo i 2/3, ossia cento miliardi circa, provieneda famiglie, aziende non finanziarie e debito privato. Una crescita del 25% rispetto all'inizio del secolo, visto che nel 2000 il debito mondiale si attestava sul 200% rispetto al PIL. Nel report del FMI si legge anche del preoccupante calo di 430 milardi di dollari di capitalizzazione di mercato delle banche nelle economie avanzate."Il Debito globale è ai massimi e sta crescendo.
Il rapido aumento del debito privato spesso finisce in crisi finanziarie. Le recessioni di origine finanziarie sono più lunghe e più profonde delle normali recessioni”, ha dichiarato Victor Gaspar, direttore del dipartimento fiscale del Fondo Monetario Internazionale. FMI ha condotto uno studio, della durata di 365 giorni su 113 Stati che vanno a comporre il 95% dell'economia globale.Secondo il FMI i rischi per quanto riguarda la stabilità finanziaria sono diminuiti nel breve periodo ma si trovano in un aumento nel lungo periodo. Questo soprattutto perché 1banca su 4 resta debole nelle aree più sviluppate.
L'instabilità e il pericolo cinese
Uno dei potenziali pericoli per l'economia globale è rappresentato dalla Cina.
La stabilità viene messa in pericolo da una rapida crescita del credito e l'espansione dello shadow banking, ossia il sistema bancario ombra, un meccanismoche prevede attività bancaria da parte di impreseche non sono regolamentate dal mercato bancario. Il contagio finanziario, soprattutto nel paese asiatico, è legato al fatto che le imprese cinesi sono sempre più interconnesse tra loro.La soluzione preventivata dal Fondo Monetario Internazionale è quella di creare un sistema di riforme che dovrebbe portare a spingere verso l'alto la crescita.
Gli sforzi dell'Italia e il monito del FMI
La prima questione posta dal Fondo Monetario Internazionale nel "Global Financial Stability Report" è legata ai crediti deterioratiper i quali i tentativi di riduzione potrebbero non bastare. Inoltre il monito riguarda un possibile studio sui bilanci delle "banche piccole", nonostante l'Italia abbia sempre rigettato l'idea di effettuare uno stress test per non creare altri problemi ai mercati finanziari.Il FMI mette a parte la questione del Monte dei Paschi di Siena che è una falla nel sistema bancario mondiale, vista anche la debolezza mostrata da MPS negli stress test condotti nel mese di luglio del 2016.