Il Sole 24 ore è un giornale italiano che si occupa di economia. E' un quotidiano e la sua diffusione lo colloca al terzo posto in Italia dopo il Corriere della Sera e La Repubblica. Nasce l'8 novembre 1965 dalla fusione del Sole con il 24 ore, è edito dal Gruppo 24 Ore, di proprietà di Confindustria.
La sfiducia del Direttore
Ieri 5 ottobre l'assemblea dei giornalisti del quotidiano ha votato la sfiducia al suo direttore Roberto Napoletano. La differenza tra favorevoli e contrari è stata netta, infatti su 255 aventi diritto ci sono stati 151 voti a favore e solamente 45 contrari.
Il voto contro rispecchia soprattutto la parte romana della redazione. Il Cda in riunione straordinaria ha preso atto dell'esito della votazione, ma ha ribadito la sua fiducia a Napoletano.
Un direttore nella tempesta
Roberto Napoletano sta vivendo giornate difficili alla guida de Il Sole 24 ore dopo che, per sua ammissione, si è reso conto solo in tempi recenti che il suo giornale navigava in brutte acque. Questa sua presa di coscienza tardiva, non è piaciuta ai giornalisti, come non è andata giù nemmeno la notizia della sua buonuscita milionaria accordatagli nel 2015 da Donatella Treu, allora amministratore delegato del quotidiano. Una cifra (2.25 milioni) a cui lui stesso aveva annunciato,in una replica al sindacato interno dei giornalisti, di rinunciare "per sensibilità" e in modo "assolutamente spontaneo".
Alla notizia di questa maxi liquidazione il Cdr (Comitato di redazione) aveva già espresso "sconcerto" nei giorni scorsi.
Il Sole 24 Ore, una situazione finanziaria vicina al dissesto economico
Roberto Napoletano fu nominato direttore nel marzo 2011. Prese la guida di una azienda già in crisi, ma in questi quattro anni la situazione è peggiorata notevolmente.
Nella riunione del Cdr è stato fatto rilevareda alcuni manager del gruppo che, in quattro anni, il quotidiano ha perso 155 milioni, di cui 10 nel solo ultimo semestre e più di 35 nell'anno in corso. Questi dati più il fatto che la società, benché sia quotata in borsa, sembra abbia sempre dato una rappresentazione non completamente veritiera della situazione complessiva, hanno portato alla sfiducia di ieri da parte dei suoi giornalisti.
I pesanti dati di bilancio non sono sfuggiti ai mercati finanziari. In borsa il titolo ha perso da inizio anno circa il 30% del suo valore e dalla quotazione del dicembre 2007, anno del suo ingresso a Piazza Affari, perde addirittura il 90%. Si parla ora della necessità di un sostanzioso aumento di capitale per ripianare la situazione.