Sono stati diffuse dalla commissione europea in data odierna le stime sulla situazione economica dell' Italia. Appaiono sostanzialmente confermate le stime sul 2017 diffuse lo scorso novembre. La crescita del prodotto interno lordo è prevista allo 0,9 % nel 2017 e al 1,1 % nel 2018. Le previsioni sul deficit riferiscono di un valore pari al 2,4 % nel 2017. Riguardo al debito pubblico invece si stima che si assesti al 133,3 % rispetto al Pil. Dal confronto con la media dell' aumento dei pil degli altri paesi membri previsto all' 1,6 % nel 2017 e dell' 1,8 % nel 2018 l'Italia non fa una bella figura.
Anche riguardo ai dati sulla disoccupazione le cifre non sono clementi. Il 2017 dovrebbe chiudersi con una disoccupazione all' 11,6 % mentre per il 2018 si prevede un calo dello 0,2 %.
La questione del debito pubblico rimane di importanza fondamentale. La commissione UE guarda con interesse alle manovre di bilancio annunciate dal governo italiano per la riduzione del debito pubblico. Si tratta tuttavia di manovre annunciate con scadenza aprile 2017 e che dovrebbero correggere il Pil dello 0,2%. Esse saranno prese in considerazione dalla commissione nel momento in cui si conosceranno maggiori dettagli sulla loro applicazione. Tali valutazioni rivestono un ruolo decisivo sulla decisione della commisione riguardo all'avvio di una procedura di infrazione per debito eccessivo a carico dell'Italia.
Il rapporto della Commissione contiene anche un riferimento alla debolezza del sistema bancario italiano. Si ritiene infatti che parte dell'aumento previsto per il debito sia da imputare alle risorse che il governo italiano ha destinato per coprire le perdite causate dai recenti crack bancari.
Le prospettive a medio termine
descrivono una situazione piatta.
L'Italia potrebbe avvantaggiarsi della ripresa dei vicini stati membri soprattutto per le esportazioni. La disoccupazione potrebbe tornare a crescere a causa della fine dell'effetto degli incentivi fiscali alle nuove assunzioni. Non sono invece valutabili economicamente le conseguenze delle minacce isolazionistiche del presidente Trump dunque non è possibile capire quale sarebbe l'effetto sulla nostra economia.