Finalmente una buona notizia arriva dalla Commissione dell'Unione Europea che rivede a rialzo la crescita economica dell'italia nell'anno 2016, da + 0,7% a ben + 0,9%. Le previsioni per l'anno 2017 restano, però, stabili con un Prodotto Interno Lordo a + 0,9%, mentre si ipotizza per l'anno prossimo una crescita stimata tra l'1 all'1,1%.
Queste sono le supposizioni economiche invernali dell'Ue, che evidenziano sicuramente una crescita, ma molto modesta rispetto agli altri Stati Europei. La crescita italiana è aiutata da tassi d'interesse reali bassi e da una domanda esterna molto forte, ma con debolezze che ostacolano una ripresa più veloce e stabile.
Inoltre, la Commissione Europea è preoccupata dall'incertezza politica e un settore bancario alquanto problematico dopo gli ultimi avvenimenti del 2016 che pone continui ostacoli ad una crescita vera per l'Italia.
Incertezza politica, crisi bancarie, disoccupazione: questi sono i temi che più preoccupano
La disoccupazione dei lavoratori in Italia rimane molto alta e rallenta sempre di più l'occupazione dopo la fine degli incentivi fiscali per le nuove assunzioni creati due anni fa. Bruxelles mostra i dati di come la disoccupazione nel 2016 sia nuovamente aumentata rispetto all'anno precedente (da 11,5 a 11,7%), così come aumenterà nel 2017 (da 11,4% a 11,6%). Le riforme passate, comunque, sosterranno una occupazione per il biennio 2017-2018, anche se ne serviranno di più per migliorare il settore del lavoro.
Per tutta l'Eurozona è previsto un rialzo di crescita per i prossimi due anni. Per quest'anno nei 19 paesi in cui si trova la moneta unica è ipotizzata una crescita generale del Pil di + 1,6% (nelle previsioni d'autunno era a + 1,5%) e per il prossimo anno un ottimo + 1,8% (era + 1,7%). L'Europa sottolinea come il Pil reale della zona euro è cresciuto per quindici trimestri consecutivi, e la massacrante disoccupazione continua a diminuire, anche se rimane sopra ai livelli pre-crisi del 2008. Infine, l'esecutivo europeo fa notare che per la prima volta in 10 anni, le economie di tutti gli Stati Membri sono attese in crescita per tutto il periodo delle previsioni (2016,2017 e 2018).