È terminata la prima fase del "Project Rainbow", l'operazione di dismissione di NPL avviata da Banco BPM per un controvalore complessivo di 750 milioni. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore le offerte non vincolanti sono state inviate dai circa trenta partecipanti e, allo stato, le più alte sono quelle inviate da Blackstone, Cerberus Capital Management, Bain Capital Credit e Algebris.

La gara si iscrive nel quadro di riferimento particolarmente attivo del segmento NPL nel quale, tra gli istituti maggiori, Intesa Sanpaolo sta ultimando un processo da 2,5 miliardi e lanciando un'altra operazione di tipo secured da 1,35 miliardi.

Il portafoglio in cessione

L'operazione di vendita riguarda circa 40 posizioni suddivise in tre tipologie: immobili commerciali, operazioni di sviluppo da completare e alberghi. Da rilevare la presenza di due asset di rilievo del gruppo Acqua Marcia in Sicilia ossia il Grand Hotel Palme e la Villa Igea di Palermo oltre alla catena di alberghi Idea Hotels apportata ad un fondo di Beni Stabili oggi in liquidazione.

La dimensione media delle posizioni si assesta sui 18,5 milioni di saldo lordo che salgono a 20,1 milioni per le 16 posizioni garantite da asset commerciali, a 19,7 per le 16 posizioni garantite da hotel a fronte di una media di 12.2 milioni per gli sviluppi. Nel complesso gli asset sottostanti sono circa 100 di cui metà di natura commerciale.

Il focus sui NPL ipotecari

La nuova operazione costituisce un elemento fondamentale del nuovo piano di gestione dei NPL che si propone di individuare un bilanciamento adeguato tra lavorazione interna e dismissione. Dal punto di vista delle consistenze, il portafoglio NPL si attestava a fine 2016 su un saldo complessivo di circa 19.6 miliardi, con un tasso medio di copertura del 60%.

Guardando alla composizione tra secured e unsecured, risultavano chirografi circa 7,7 miliardi, con un tasso di copertura del 83%, mentre i crediti ipotecari ammontavano a 11,9 miliardi con coperture del 45%. Sottraendo i 640 milioni dell'ultima operazione chirografaria, residuano circa 18,9 miliardi che andranno ripartiti in 11,6 miliardi per operazioni di cessione mentre i restanti 7,7 miliardi dovrebbero essere destinati alla lavorazione interna.

Secondo il piano condiviso con la BCE di cui 8 milliardi di NPL andrebbero ceduti entro 2019 e considerando gli 1,7 miliardi delle operazioni unsecured residuano circa 6,3 miliardi da realizzare entro la scadenza condivisa. Considerando il carattere integralmente ipotecario dei crediti, la riuscita del progetto "rainbow" costituisce un elemento fondamentale per il corretto avanzamento del piano di sistemazione dei crediti deteriorati indispensabile per portare a termine il processo di integrazione dei due istituti fusi alla fine dello scorso anno.