La Commissione Europea ha definito le linee guida che i singoli paesi dovranno seguire nella predisposizione dei piani di ripresa e resilienza che dovranno essere presentati per avere accesso al Recovery Fund. Queste indicazioni sono state fornite all'interno della Strategia annuale per la crescita sostenibile (Annual Sustainable Growth Strategy - SGS) del 2021.

In piena coerenza con quanto proposto lo scorso anno, la nuova strategia sarà basata sui concetti di sostenibilità competitiva e sul Nuovo piano europeo per l'ambiente (European Green Deal).

Dunque le linee guida per i programmi che i paesi dovranno presentare dovranno collocarsi all'interno di quattro dimensioni di riferimento:

  • produttività al fine di alimentare i percorsi di crescita dei singoli paesi
  • sostenibilità ambientale al fine di mantenere un percorso che non produca deterioramento ulteriore dell'ecosistema in cui viviamo
  • equità al fine di ridurre le diseguaglianze e favorire uno sviluppo armonico
  • stabilità macroeconomica e rispetto delle raccomadazioni indicate per i singoli paesi

Il Recovery Fund si conferma il principale sostegno all'economia europea nella delicata fase successiva al lockdown.

Le linee guida per i piani di recupero degli stati membri

Ogni stato membro è chiamato a prepare una proposta di programma dei fondi che potenzialmente potrebbe ricevere dal fondo di recupero e resilienza sia a titolo di prestito che di sovvenzione.

Queste proposte devono rispecchiare le indicazioni e gli orientamenti forniti dalla Commissione al fine di incrementare le previsioni di crescita del prodotto interno lordo, aumentare l'occupazione, rafforzare il tessuto del sistema economico, nel rispetto delle raccomandazioni in termini di finanza pubblica ricevute da ciascun paese,

Inoltre è necessario creare le condizioni per affrontare opportunamente le sfide della transizione verde e della trasformazione digitale.

Le priorità indicate dalla Commissione riguardano:

  • la promozione del ricorso alle energie rinnovabili e il supporto allo sviluppo di tecnologie sostenibili onde accelerare la transizione ambientale verso un sistema caratterizzato da una sostanziale diminuzione degli agenti inquinanti
  • la ristrutturazione edilizia orientata al perseguimento di una maggiore efficienza energetica sia per quanto riguarda il settore pubblico che i privati
  • la promozione di soluzioni di trasporto innovative, che includano sia i trasporti pubblici che la mobilità individuale specie con alimentazione elettrica e più in generale tutta la tecnologia con ridotto impatto ambientale
  • la diffusione più ampia possibile di soluzioni per il collegamento a internet ad alta velocità
  • la trasformazione digitale della PA e il miglioramento dell'efficienza nella prestazione dei servizi pubblici inclusi quelli afferenti la giustizia e la sanità
  • incrementare significativamente la capacità di gestione delle informazioni da parte delle piattaforme di cloud computing in Europa, limitando l'impatto ambientale e favorendo lo sviluppo di nuove tecnologie hardware più efficienti e sostenibili
  • la riforma e l'aggiornamento dei percorsi educativi e formativi per migliorare le competenze digitali della popolazione e incrementare le possibilità di formazione tecnica e istruzione a tutte le età.

La commissione monitorerà la presentazione dei piani e la loro corretta esecuzione coinvolgendo attraverso la Direzione generale Affari economici e finanziari (DG AEF) e mediante la istituzione di una apposita Task Force.

Prossimi passi

La Commissione europea ha invitato il Parlamento e il Consiglio a trovare velocemente un accordo sulla implementazione del meccanismo descritto mediante apposita legge, in modo che lo strumento diventi operativo a partire dal 1° gennaio 2021.

È stata inoltre indicata una tabella di marcia stringente che prevede un termine ultimo fissato al 30 aprile 2021 per presentare le proposte dei singoli paesi, ma che invita a sottoporre delle bozze preliminari a partire dal 15 ottobre 2020.

La Commsione ha suggerito l'avvio di una serie di tavoli di consultazione che possano coinvolgere tutte le parti poltiche e sociali potenzialmente interessate al fine di includere le loro istanze nei piani e ha manifestato la massima apertura per la discussione delle bozze del piano con la Task Force per il recupero e la DG ECFIN.