Dalla ricognizione delle partecipazioni delle Pubbliche amministrazioni emerge un dato significativo: una su tre è interessata da interventi di dismissione. La ricognizione, di carattere straordinario, si è conclusa nelle scorse settimane, in prossimità della data stabilita per la comunicazione dei piani di razionalizzazione al ministero dell'Economia. Complessivamente sono oltre 30 mila le partecipazioni societarie che sono state dichiarate da PA, tutte riconducibili a poco meno di 6 mila società. Circa 5 mila quelle a partecipazione cosiddetta diretta..

La verifica

Prossimamente il ministero dell'Economia si occuperà della verifica dei piani di razionalizzazione. Saranno analizzati i provvedimenti di tutte le amministrazioni, nonché i dati dichiarati, fatturato e non solo. Attenzioni puntate anche su numero dei lavoratori dipendenti e degli amministratori della singola società partecipata. La riforma della Pubblica amministrazione - concepita col criterio della massima semplicità - punta a meno partecipate e più servizi. Il taglio immediato riguarda quelle società con quattro esercizi su cinque in perdita e un fatturato inferiore al milione di euro all'anno. Conclusa la fase straordinaria del taglio delle partecipate nel 2017, inizierà un controllo ordinario dal 2018. Previsto il tetto di 240 mila euro, per dodici mesi, per lo stipendio degli amministratori delle stesse partecipate.