In Italia il tasso di evasione fiscale è ancora abbastanza elevato nonostante i numerosi controlli. È la CGIA a confermare tale risultato in base all'analisi dei dati raccolti negli ultimi mesi.

Con un rapporto approssimativo, si può affermare che quasi il 45% delle evasioni è dovuto alle aziende che non pagano l'IVA. Subito dietro, come fossimo in un Gran Premio, troviamo i lavoratori a nero che rientrano in un buon 37,3%, mentre il restante 17,8% riguarda le professioni e le attività non dichiarate ufficialmente allo Stato. Nello specifico quest'ultima fetta è rivolta agli affitti incassati a nero.

Evasione fiscale pari a 93 miliardi di euro

Le casse del fisco sono vuote, più precisamente sono più di 93 miliardi di euro i soldi derivanti dalle tasse che le aziende dovrebbero aver versato in totale. Nello specifico l'evasione fiscale è presente tra i liberi professionisti, come ingegneri, architetti e mestieri simili.

I liberi professionisti ricoprono la maggior percentuale di soldi non dichiarati: infatti essi occupano il 16% dei 93 miliardi di euro, ma anche i servizi di preparazione e di distribuzione dei pasti in esercizi pubblici non scherzano. I servizi di ristorazione, infatti evadono il 13% della cifra sopraindicata.

Ma da che parte di Italia c'è la maggior tendenza di nascondere al fisco i guadagni?

La situazione è presto detta. Il Sud è la parte di Italia più colpita dal fenomeno dell'evasione. In cima alla classifica troviamo il Molise con un'evasione pari all'8,4%. Subito dietro, troviamo Marche, Basilicata, Puglia e Calabria.

Anche il nord non scherza, anche se in percentuale decisamente inferiore. Ad esempio in Veneto, che è la seconda regione per evasioni, ha un guadagno fantasma di ben 9 miliardi e 300 mila euro.

Al primo posto, sempre tra le regioni del nord, troviamo la Lombardia.

Tuttavia, considerando l'evasione fiscale rispetto al PIL regionale, possiamo notare come il Veneto stia a 14,3 euro non dichiarati ogni 100. La media nazionale è pari a 16,3.

Ancora una volta, al Nord sembra esserci maggior attenzione nella dichiarazione dei redditi annuali, tuttavia l'Italia è ancora molto arretrata sulla concezione di pagare le tasse.

La soluzione a tutto ciò ci sarebbe. Basterebbe abbassare le aliquote, in modo da incentivare i cittadini a pagare. Viceversa, se i cittadini non pagano, il governo è costretto ad aumentare le tasse e i cittadini onesti quando pagano, è come se pagassero anche per gli evasori.