Il Ministero dell’Economia e della Finanza ha annunciato l’emissione di nuovi titoli di Stato che potranno essere prenotati mediante asta da banche italiane dell’Unione Europea ed extra europee. L’annuncio è stato fatto tramite il comunicato stampa numero 100 del 21 giugno 2018 consultabile presso il sito ufficiale del Ministero e, secondo esperti economisti, si tratta di un investimento in crescita.

Prenotazione titoli da parte del pubblico entro il 25 giugno 2018

Il pubblico potrà prenotare CTZ e BTP€i da lunedì 25 giugno 2018 tramite asta, con determinazione del prezzo che, se non sarà aggiudicato conveniente, l’offerta verrà esclusa.

Le tipologie di titoli di Stato sono CTZ a 24 mesi e BTP€i a 5 e 30 anni. Le domande d’asta potranno essere presentate entro le 11:00 del 26 giugno 2018 e quelle di asta supplementare entro le 15:30 del 27 giugno. Il regolamento delle sottoscrizioni ci sarà il 28 giugno 2018 e potranno partecipare all'asta le banche comunitarie ed extracomunitarie, le imprese di investimento e le società di intermediazione. Il regolamento dell'asta prevede che ciascun partecipante possa formulare al massimo cinque offerte a prezzi diversi non inferiori a 500.000 euro; la richiesta di partecipazione va fatta per via telematica presso la Banca d’Italia ed il prezzo di aggiudicazione di ogni titolo verrà comunicato tramite un comunicato stampa.

Secondo gli esperti comprare titoli di Stato conviene

Secondo un recente comunicato di Salvadenaro, i rendimenti di Bot Btp e Ctz nelle ultime aste di fine maggio a metà giugno sono tornati positivi, ed in particolare i Btp con scadenza il 1 settembre 2046 hanno avuto un incremento del 2,994% e quelli a scadenza il 30 marzo 2020 dello 0,35%.

I Btp triennali con scadenza nel 2021 hanno avuto una crescita dell’1,5% e, secondo esperti finanziari comprare titoli italiani legati all’inflazione con una durata di 6-8 anni può convenire, perché le cedole dei Btb Italia salgono con l’aumento dell’inflazione. Il discrimine per scegliere un titolo piuttosto che l’altro è legato alla propensione al rischio di ogni investitore, ed i più temerari possono allungare l’investimento fino a 10 anni. Conviene sempre comprare titoli in valuta europea perché quelli in valuta estera sono più rischiosi, secondo l’esperto economista Angelo Drusiani intervistato da Patrizia Puliafito su Salvadenaro.