A fine giugno è stato reso pubblico il consueto rapporto annuale dell’Autorità per l’Energia Elettrica che reca i numeri relativi alla misura del bonus energetico. I numeri non mentono mai, questo un modo di dire che può essere applicato anche al rapporto dell’Autorità, perché sembra che una persona su 3, pur avendo diritto al bonus energetico, non ne faccia richiesta. Si tratta di uno sconto sulle bollette di energia elettrica e gas metano appannaggio di famiglie con determinate condizioni numeriche e di reddito. I numeri del rapporto, tra l’altro, vengono confermati anche da una indagine statistica a campione, svolta da “Cittadinanzattiva”, molto nota associazione dei consumatori operante in Italia. Resta il fatto quindi che molti italiani pagano di più nonostante potrebbero risparmiare qualcosa.

inoltre, dal 1° luglio c'è stato l'ennesimo rincaro delle tariffe, come riporta l'edizione del 16 luglio del giornale "Il Fatto quotidiano".

Cos’è il bonus energetico

I numeri delle due indagini sono particolari, perché a fronte di una evidente impennata dei costi di energia elettrica e gas metano, con cui i cittadini hanno a che fare annualmente, pochi richiedono il bonus energetico con i suoi relativi sconti. Un incentivo in vigore dal lontano 2009 e ancora oggi richiedibile che permette di detonare parte degli aumenti di tariffa applicati. La notizia del mese infatti è che dal 1° luglio, come stabilito dall'Autorità dell'Energia, ci sono stati aumenti ingenti, nell'ordine del 6,5% per la luce e dell'8,2 per il gas.

Una notizia diffusa ovunque, come sottolinea l'articolo del Fatto Quotidiano, ma che non ha spronato i contribuenti ad informarsi sulle modalità di risparmio offerte dal bonus energetico.

Secondo i dati statistici, solo poco più del 30% dei potenziali aventi diritto richiede gli sconti. L’analisi prodotta dall’Associazione ha ribadito come quasi la metà degli intervistati (un campione di 2.000 persone), non sa nemmeno dell’esistenza di questo incentivo.

Eppure le cifre di sconto offerte sono interessanti. Solo sulla bolletta elettrica per esempio, sono previsi risparmi da 80 a 150 euro circa l’anno. Per il Gas invece si va da 31 a 189 euro di risparmio per chi utilizza il gas solo per acqua calda e fornelli. Per chi invece consuma il metano per riscaldare la propria abitazione, potrebbe risparmiare fino a 279 euro l’anno. Sconti maggiori, nella forbice da € 418 ad € 628 per l’energia elettrica a famiglie con soggetti invalidi la cui disabilità prevede l’utilizzo di strumenti elettromedicali salvavita.

I requisiti

Se la metà degli intervistati si dichiara non a conoscenza del bonus, oltre il 60% dichiara di esserne al corrente ma di ritenere necessario avere delucidazioni maggiori. I requisiti per ottenere l’incentivo sono strettamente relativi alla condizione familiare e reddituale dei richiedenti. Gli sconti del bonus energetico quindi variano a seconda delle condizioni di ogni singola famiglia. Dal punto di vista reddituale è sempre l’Isee quello a cui fare riferimento. L’incentivo può essere richiesto da famiglie con un Isee in corso di validità fino ad € 8.107,50. Per famiglie numerose, che per il bonus sono quelle con almeno 4 figli a carico, l’Isee di riferimento sale fino alla soglia di € 20.000.

La domanda va presentata al proprio comune di residenza, con una bolletta precedentemente saldata, l’Isee valido ed il documento di riconoscimento. Sarà cura del comune dove si risiede inoltrare alle autorità competenti la pratica volta ad ottenere il bonus. Essendo una pratica collegata all’indicatore della situazione economica equivalente, l’Isee, la domanda va ripetuta a cadenza annuale, perché c’è da confermare la situazione precaria che ha dato diritto alla fruizione dell’incentivo l’anno precedente.