Il Codacons ha diffuso ieri una di quelle buone notizie che fanno piacere ai consumatori. In questo caso infatti le tantissime segnalazioni fatte riguardo ai maxi conguagli messi in atto da Eni Gas e Luce sembrano aver avuto effetto. L'Antitrust ha multato il colosso dell'energia per fatturazione scorretta. Dopo la notizia degli aumenti proprio di luce e gas in vigore dal 1 luglio scorso, la multa di 1,8 milioni di euro riequilibra la situazione.
L'Antitrust ha accertato una gestione inadeguata delle istanze
A tutti sarà capitato di ricevere quelli che vengono definiti maxi conguagli.
Si tratta di bollette di importi notevoli derivanti dalla mancata lettura in tempo reale dei consumi, che vengono poi inaspettatamente conteggiati e richiesti all'utente. Innanzitutto è bene specificare che proprio in questi giorni Eni ha recepito la legge che abbassa la prescrizione delle bollette a due anni. E' stato un passo significativo verso i propri utenti che ha mostrato una disponibilità da parte del colosso dell'energia.
Anche questo è entrato nel merito della decisione dell'Antitrust, in particolare nello stabilire una sanzione ridotta, per quanto rilevante. Nei fatti fin dalla seconda metà del 2017, moltissimi utenti di Eni Gas e Luce hanno presentato delle istante per lamentare la fatturazione delle utenze.
Proprio i maxi conguagli erano al centro di queste istanze. Nello stesso momento però Eni riscuoteva le somme fatturate. In sostanza, se da un lato gli utenti si vedevano arrivare bollette salatissime e chiedevano spiegazioni e soluzioni al proprio gestore, dall'altro Eni continuava a riscuotere senza però fornire, secondo l'Antritrust, le dovute spiegazioni.
In molti casi gli importi da conguagliare si riferivano a periodi antecedenti i 5 anni, ciò che per legge non si può fare (oggi il periodo prescrivibile è sceso a due anni). Questa incongruenza è venuta fuori proprio in occasione della riscossione crediti da parte di Eni. Dunque maxi conguagli, periodo di fatturazione illecito, silenzio da parte di Eni e contemporaneo avvio di pratiche di riscossione. Per l'Antitrust è stata una pratica scorretta.
Codacons: la multa è nata dalle nostre denunce
Grande soddisfazione per l'associazione di consumatori presieduta dall'avvocato Carlo Rienzi. Come si legge in un comunicato pubblicato sul sito, la multa dell'Antitrust sarebbe nata dalle molte segnalazioni fatte al Codacons dagli utenti esasperati. Anche il Codacons, tramite Rienzi, riconosce come positivi gli sforzi fatti da Eni per andare incontro alle esigenze del cliente, tuttavia il problema dei conguagli e delle mancate letture in tempo reale è qualcosa da affrontare e risolvere una volta per tutte.