Continua a far parlare molto di sé la cosiddetta manovra portata avanti dal nuovo Governo del nostro Paese. Manovra che dovrebbe portare all'introduzione del tanto atteso reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza. Se soltanto qualche mese fa, il vicepremier Luigi Di Maio aveva annunciato l'arrivo di tali strumenti rassicurando tutti dicendo che d'ora in avanti nessuno guadagnerà meno di 780 euro al mese, in realtà per quanto riguarda i pensionati, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Messaggero, nonostante siano circa 4 milioni e mezzo le persone in pensione che percepiscono un assegno inferiore ai 750 euro dall'Inps, soltanto una frazione di questi riceverà la pensione di cittadinanza.
Pensione di cittadinanza: i requisiti saranno molto restrittivi
Stando alle prime simulazioni effettuate dagli addetti ai lavori, infatti, coloro i quali riceverebbero la pensione di cittadinanza nel prossimo futuro sono soltanto 700.000, raggruppati in 550.000 nuclei familiari. Ma per quale motivo soltanto settecentomila dovrebbero ricevere il sussidio e gli altri no? La decisione sarebbe presa sulla base di alcuni requisiti che verranno inseriti nel disegno di legge che disciplinerà il reddito e la pensione di cittadinanza. Questo verrà fatto per cercare di contenere i costi della misura, per la quale sono stati stanziati 2 miliardi di euro.
Innanzitutto i soggetti interessati dovranno presentare una dichiarazione Isee e, soltanto nel caso in cui il reddito familiare sia più basso di 9.360 euro all'anno e si dimostri la mancanza di proprietà immobiliari di valore non superiore ai 30.000 euro al di fuori della propria casa, potranno ottenere il sussidio.
Nel caso in cui il soggetto possedesse una casa, l'assegno diminuirebbe di 280 euro
In più, sia per la pensione di cittadinanza che per il reddito di cittadinanza, nel caso in cui la persona pensionata abiti in una casa di proprietà o comunque risulti in possesso di un'abitazione, riceverà una trattenuta di 280 euro e dunque l'assegno diventerebbe di 500 euro. Se si moltiplicassero i circa 700.000 anziani che godranno della pensione di cittadinanza, infatti, si arriverebbe a poco più di 2 miliardi di euro e i conti, dunque, tornerebbero. In ogni caso, nel mezzo di questa grande confusione, per avere informazioni più precise e dettagliate, bisognerà attendere ancora un altro po'.