Il Redditto di cittadinanza, largamente discusso negli ultimi mesi, è stato messo a bilancio e partirà nei primi mesi nel 2019 previa approvazione UE. Il sussidio voluto dai grillini ha una dotazione complessiva di 6,7 miliardi di euro per il prossimo anno e come obiettivo ha l'ambizione di togliere dallo stato di povertà circa 2,2 milioni di persone entro la fine del 2019.

Il reddito di cittadinanza non andrà prima agli italiani

Nonostante lo slogan salviniano "Prima gli italiani" e il termine stesso 'Reddito di cittadinanza' che richiama apertamente al possedimento di un passaporto italiano, il contributo potrebbe andare a beneficio maggiormente dei non italiani che vivono nel nostro Paese.

Questa affermazione proviene da un calcolo abbastanza semplice, secondo l'Istat in Italia sono presenti 5 milioni di persone in stato di povertà dei quali 1,6 sono stranieri ma il contributo coprirà complessivamente circa solo 2,2 milioni di persone in tutto. Il vincolo fissato dei 5 anni di residenza sul territorio italiano vale, difatti, solo per i cittadini extracomunitari mentre tutti gli stranieri europei presenti ne beneficeranno come gli italiani grazie alle leggi UE. Tra i cittadini europei maggiormente presenti in Italia ci sono i romeni (1,2 milioni) poi i polacchi (100mila) e infine i bulgari (60mila). Infatti condizioni esclusive solo per i cittadini italiani comporterebbero una violazione delle norme comunitarie e di conseguenza la Corte Costituzionale bloccherebbe la legge.

Anche i dati della Caritas e della Fondazione Migrantes confermano il rischio che il reddito di cittadinanza potrebbe andare maggiormente agli stranieri: una famiglia italiana ogni venti risulta povera, mentre tra gli stranieri è una su tre.

Tra gli stranieri extracomunitari, invece, la comunità più presente in Italia è quella marocchina (500mila persone), a seguire con quella albanese (440mila) e poi gli ucraini (250mila): extracomunitari che, se risiedono da più di 5 anni in Italia, non possono essere esclusi dal beneficio.

Si potrebbero, poi, aggiungere alla lista anche cittadini di alcuni Stati con cui l'Italia ha delle convenzioni nella sicurezza sociale come: Tunisia, Serbia, Bosnia, Macedonia e Montenegro anche senza aver raggiunto il minimo temporale di residenza.

Molti stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana negli ultimi anni

La deputata forzista, Elvira Savino, ieri in Parlamento ha fatto notare come molti immigrati negli ultimi anni abbiano preso la cittadinanza italiana, circa 100mila nel 2013 e anno dopo anno aumentando fino a 202mila nel 2016. "I soldi dei contribuenti serviranno per pagare un sussidio per non far fare nulla agli immigrati regolari" ha dichiarato la Savino.