Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato il Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker prima dell'inizio dell'Eurosummit, in programma domani 13 dicembre e il giorno successivo. E ha presentato la soluzione di compromesso elaborata dai tecnici del Governo per evitare l'avvio della procedura di infrazione per deficit eccessivo. Il Premier ha proposto una riduzione del rapporto deficit/Pil al 2,04%.

Si tratta, di fatto, di un valore mediano tra le pretese della Commissione europea, che puntava ad ottenere una riduzione fino all'1,95% e le posizioni italiane che non erano disposte ad andare oltre il 2%

Le dichiarazioni di Conte

Il premier Conte, durante la conferenza stampa successiva all'incontro svoltosi a Bruxelles, ha spiegato che la proposta italiana è stata elaborata tenendo conto delle stime effettuate dai tecnici ministeriali e che indicavano la possibilità di recuperare risorse ma, nello stesso tempo, non venire meno alle promesse fatte agli italiani. Conte, infatti, ha ribadito che sia Quota 100 che il reddito di cittadinanza partiranno nei tempi previsti.

Ora la palla passa alla Commissione europea che deve decidere se accettare o meno le correzioni proposte dal Governo M5S-Lega. Da parte sua, Giuseppe Conte continua a manifestare ottimismo affermando che confida di "portare a casa una soluzione positiva".

Le correzioni proposte nel dettaglio

Come evidenziato da "Il FattoQuotidiano.it", le correzioni proposte alla Commissione europea dal Governo giallo-verde dovrebbero ammontare, complessivamente, a circa 8 miliardi di euro. In pratica, vengono ridotte di circa 3,5 miliardi di euro le dotazioni finanziarie per i fondi dedicati a Quota 100 e il reddito di cittadinanza. In questo modo, il rapporto deficit/Pil dovrebbe ridursi al 2,2%. Questo, fondamentalmente perché dalle relazioni tecniche ci si sarebbe resi conto che per far partire le due principali riforme servono meno risorse di quelle inizialmente previste a settembre 2018.

Inoltre, il Governo avrebbe deciso di aggiungere qualcosa in più al piano di dismissioni. D'altra parte non sono stati forniti ulteriori dettagli. Occorre ricordare che, da questo punto di vista, a novembre il Ministro dell'Economia, Giovanni Tria, aveva inviato una lettera alla Commissione europea in cui affermava di poter recuperare almeno 18 miliardi di euro. Secondo quanto affermato da Conte durante la conferenza stampa con l'adozione di queste correzioni si dovrebbe garantire un abbassamento del deficit strutturale e, nello stesso tempo, garantire che la crescita sia "superiore alle attese".

Conte ha aggiunto, inoltre, che ad una prima valutazione la Commissione europea avrebbe giudicato la proposta italiana significativa ed importante.

D'altra parte, occorre precisare che serviranno almeno alcuni giorni per arrivare ad una conclusione di tutte le valutazioni e, quindi, della trattativa con l'Italia. La palla passa, quindi, alla Commissione europea. Occorre anche ricordare che domani inizia l'Eurosummit. E in questa sede, i Capi di Stato e di Governo potrebbero confermare l'apertura di una procedura di infrazione contro l'Italia. Procedura che verrebbe formalizzata mercoledì 19 dicembre. A meno che, appunto, Conte non sia riuscito a convincere Juncker.