Matteo Salvini non è mai stato tenero nei confronti dell'Europa. Non lo è neanche adesso, in un momento in cui sembra che possano essere i margini affinché l'Italia trovi un'intesa con Bruxelles ai fini della manovra italiana. Un lavoro certosino di riduzione dei fondi destinati a Quota 100 e reddito di cittadinanza, unitamente ad altri tagli, rappresenterebbero gli strumenti attraverso cui ridurre il deficit e far andare bene la legge di bilancio alla Commissione Europea che ha già bocciato le prime proposte.
La Francia incrementerà il debito
L'Italia si è vista obbligata a ridurre la previsione del debito fino al 2% o almeno così pare dalle anticipazioni che riguardano la sempre più probabile intesa tra Roma e Bruxelles.
C'è chi, invece, come la Francia nei prossimi mesi potrebbe arrivare fino al 3,5%. A giudicare dai numeri è difficile non notare come emerga, almeno superficialmente, una certa disparità tra i due paesi.
Macron, su pressione neanche troppo pacifica dei così detti gilet gialli, si è visto costretto ad adottare che porteranno presto ad un amento dei salari minimi di cento euro e ad una detassazione del lavoro straordinario. Questo, per il paese transalpino, avrà un costo pronosticato di circa dieci miliardi che, per forza di cose, si ripercuoteranno nella manovra francese. Nell'ambiente politico che fa capo al governo gialloverde si è levato un certo malcontento, soprattutto dopo le parole del commissario europeo Moscovici.
Pare, infatti, che l'Unione Europea non abbia alcuna intenzione di mettere i bastoni tra le ruote alla Francia e consentirà l'innalzamento del debito fino al 3%, seppur solo in maniera temporanea e a patto che non superi il 3,5%.
La dura reazione di Salvini
Parole che evidentemente non possono che suscitare il malcontento di Matteo Salvini, anche perché le spese aggiuntive francesi nascono da misure finalizzate a incrementare il reddito dei ceti più deboli e a favorire il mondo del lavoro.
Mission che, in un certo senso, accomunano sia il reddito di cittadinanza che quota 100 in ottica turn over lavorativo. Salvini si è detto fiducioso rispetto al fatto che l'Italia troverà un'intesa con Bruxelles, ma non ha mancato di riservare delle parole alla posizione espressa da Moscovici. "Davanti - ha detto - alle dichiarazioni di certi commissari inizio a essere stufo: non si capisce perché davanti a certe proposte si chiudano gli occhi, bocche e orecchie mentre con noi ci si attacca allo zero virgola. Comincio a pensare che ci sia un pregiudizio".