Il Governo stringe il pugno sugli evasori del bollo auto, un controllo mirato diretto a tutte le persone che non hanno versato la tassa di proprietà sugli autoveicoli. Non solo, la battaglia si estende fino alle imprese "mordi e fuggi". Un'ispezione serrata diretta a tutte quelle attività commerciali lampo, cioè che aprono e chiudono in brevissimo tempo, un modo per svincolarsi dal versare le Tasse.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha quantificato in 45 milioni di euro l'importo derivante dal solo mancato pagamento del bollo auto nell'ultimo anno.
Una stima che ha fatto muovere il governo verso la concretizzazione di maggiori controlli sui piccoli evasori.
La banca dati del bollo auto
Ben presto, potrebbero giunge alla Camera due emendamenti al decreto fiscale, una morsa che stringerà forte i "piccoli evasori". Molto probabilmente, la nuova norma interesserà la verifica sulla tassa automobilista, eseguita attraverso una banca dati solo per le imposte automobilistiche. Si tratta di un nuovo database che sarà messo a disposizione delle Regioni, in cui si incroceranno tutte le informazioni inerenti al pagamento del bollo auto e l'archivio del Pra (Pubblico registro automobilistico).
Con questo sistema, gli enti locali territoriali potranno entrare in possesso nell'immediato delle informazioni incrociate attraverso il database e verificare la transazione tra gli avvisi di accertamento e l'avvenuto pagamento. Una sorta di checkup che segnala, nell'immediato, chi ha evaso l'imposta del bollo auto. Praticamente nulla sfuggirà più.
Bollo auto: dalla sanatoria agli evasori
Facendo un passo indietro non possiamo non rammentare che il legislatore, attraverso il decreto strappa cartelle, ha eliminato tutti i debiti inerenti al mancato versamento della tassa automobilistica per gli anni che vanno dal 2000 al 2010 aventi un importo non superiore ai mille euro. D'altra parte, c'è poco da stare allegri, in quanto i prossimi controlli saranno molto più rigidi.
Sotto torchio le piccole imprese
Oltre alla norma sul bollo auto, secondo il Sole 24 Ore, potrebbe arrivare anche un emendamento diretto a stanare l'evasione tributaria delle aziende commerciali. Nel caso in cui dovessero passare i due emendamenti, da un lato sarebbe predisposta la banca dati per le imposte automobilistiche, dall'altro una task force con l'occhio vigile sulle piccole imprese, i cui dati verrebbero messi a disposizione della Guardia di Finanza, della polizia locale e dell'Agenzia delle Entrate. Insomma, controlli territoriali a tappeto per le piccole imprese che utilizzano il "trucchetto" dell'apri e chiudi per non versare quanto dovuto. Il Governo, per finanziare questa misura, prevedere di stanziare circa tre milioni di euro da distribuire nel biennio 2020-2021.
Resta da dire che si tratta di proposte ancora al vaglio di studio. Al momento, il Parlamento non si è espresso in modo conclusivo su nessuna di queste due norme, mancano le conferme sul testo definitivo.