I nuovi piani di assunzioni in banca prevedono, secondo una recente indagine condotta da Il Sole 24 Ore, circa 10mila posti di lavoro che si renderanno disponibili, nei prossimi tre anni, nell’organico dei maggiori istituti di credito presenti sul territorio italiano. Un notevole fabbisogno di risorse umane, derivato anche dai numerosi pensionamenti che si sono verificati negli ultimi anni. Le nuove assunzioni in banca dovrebbero avvenire presso i maggiori istituti bancari, tra cui Unicredit e Intesa San Paolo, e riguarderanno, secondo quanto si apprende, oltre a una buona percentuale di laureati in economia, anche un buon 30% di laureati STEM, ovvero in Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.

Assunzioni in banca: i principali profili richiesti

Le nuove assunzioni in banca non saranno dovute solo alla naturale necessità di ricoprire i posti lasciati liberi dai dipendenti che hanno maturato il diritto alla pensione, ma anche per andare ad occupare nuove attività all’interno del processo bancario, sempre più in evoluzione. Questa nuova esigenza si traduce nella richiesta di candidati con requisiti specifici. Dall’indagine del quotidiano economico, nei profili ricercati emerge al 50 % la richiesta di una laurea in economia, un 30% è invece rappresentato dai laureati STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) mentre il restante 20% dei nuovi posti di lavoro sarà destinato ai laureati in materie umanistiche.

C’è da sottolineare che l’incremento dei laureati STEM sono in netto aumento in relazione al fatto che gli Istituti Bancari hanno la crescente esigenza di assumere una nuova tipologia professionale, come quella di analisti dati e sviluppatori software. Un’ ambito in esponenziale sviluppo e che prevede l’utilizzo di nuove tecnologie come la gestione del digital banking.

Meno filiali e più digital banking

La ristrutturazione del settore bancario, secondo l’indagine del quotidiano economico, durerà molti anni. Ad un taglio delle filiali corrisponderà anche una riduzione del numero degli operatori bancari allo sportello. Tutto questo, però, in favore di nuove figure professionali specializzate, destinate a potenziare la trasformazione dei servizi bancari in ambito digitale.

Le due grandi banche UniCredit e Intesa Sanpaolo, secondo i piani annunciati per il prossimo triennio, saranno quelle che sicuramente assumeranno più personale, circa 2.600 per UniCredit e 3.500 per il gruppo Intesa Sanpaolo. Si prevede la media di una nuova assunzione ogni due dipendenti in uscita, anche grazie ai possibili prepensionamenti di quota 100.