Nella giornata del 21 febbraio è stato toccato un nuovo record storico nel prezzo del carbonio per i futures nell'Unione Europea, che hanno superato per la prima volta quota 100 euro per tonnellata di anidride carbonica equivalente.
Per la precisione il prezzo del carbonio si è fermato a quota 100,49 euro per tonnellata, dopo aver toccato - alcune ore prima - anche il picco massimo di 101,25 euro.
L'aumento record del prezzo del carbonio
L'aver superato la soglia dei 100 euro a tonnellata rappresenta un nuovo record per i crediti climatici dell’ETS, il sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE.
Si tratta di un aumento significativo rispetto al costo di circa 25 euro a tonnellata di circa due anni fa, mentre sei mesi fa - agosto 2022 - si assestava sugli 80 euro.
Tale rialzo sarebbe dovuto all'allentamento dei prezzi del gas, che potrebbe stimolare l'attività industriale mondiale e all'uso massiccio del carbone in questo ultimo anno caratterizzato dalla guerra in Ucraina.
Cosa significa il prezzo del carbonio?
Il sistema di scambio dell’Unione europea (ETS) obbliga le grandi industrie, le compagnie elettriche e quelle aeree a pagare per ogni tonnellata di anidride carbonica emessa secondo un approccio “cape and trade”. In particolare, le aziende ricevono o acquistano quote di emissione all’interno di un limite massimo e sono autorizzate a scambiarle tra loro.
Il prezzo del carbonio è pertanto legato alla dinamica domanda-offerta, ma sono tanti i fattori che giocano un ruolo nel risultato finale, azioni speculative comprese.
L'aumento dei prezzi del carbonio rappresenta comunque - nel suo complesso - un meccanismo per incentivare le imprese a ridurre le proprie emissioni di gas a effetto serra, promuovendo l'adozione di tecnologie a basso impatto ambientale e la transizione verso un'economia a basse emissioni.
L'aumento di tale costo riflette quindi l'impegno nella lotta al cambiamento climatico.
Le sfide e le opportunità per le imprese
In particolare, l'aumento del prezzo del carbonio rappresenta una sfida per le imprese che operano in settori ad alta intensità di emissioni, come l'energia, l'industria e i trasporti, poiché aumenta i costi operativi.
Tuttavia, allo stesso tempo, rappresenta un incentivo per ridurre le proprie emissioni.
Per rispondere a queste sfide, le imprese devono adottare strategie a basse emissioni, investendo in tecnologie a basso impatto ambientale, migliorando l'efficienza energetica e promuovendo la sostenibilità nell'intera catena del valore. D'altra parte, tali aziende possono trarre vantaggio dalla crescente domanda di prodotti e servizi sostenibili e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.