Improvvisa svolta antiproibizionista? Giornata nazionale del sesso, della droga e del rock n' roll? Sterzata anarchica, seppur limitata a un breve lasso di tempo? Niente di tutto questo. In Irlanda, la temporanea legalizzazione di oltre 120 tipi di droghe diverse - dalla ketamina all'ectsasy, dall'MDMA ai "funghetti allucinogeni" - sarebbe dovuta a un "pasticcio" giudiziario.

Una storia da film

Infatti, due giorni fa, in seguito alla sentenza della Corte d'Appello relativa al processo di un privato cittadino, il Misuse of Drugs Act del 1977 è stato dichiarato incostituzionale.

La conseguenza? Finché non verrà varata una nuova legge che regoli il consumo di sostanze stupefacenti, droghe libere per tutti. Ovviamente è temporaneamente legale solo il consumo; produzione e spaccio restano fuori-legge. E, in ogni caso, consumo non di tutte le droghe restano illegali eroina, cannabis, Lsd e cocaina.

Il Parlamento irlandese si è affrettato a ideare una nuova legge, che dovrebbe essere firmata dal presidente della Repubblica Micheal D. Higgins già stamane. Dunque, il tempo delle free-drugs avrebbe realmente le ore contate.

La reazione degli altri paesi: Irlanda divenuta lo "zimbello" del sistema giudiziario europeo

Intanto, però, questo "pasticcio" giudiziario è costato caro all'Irlanda.

Soprattutto in termini di credibilità agli occhi dell'Europa. Inutile a dirsi, il paese più spietato nei confronti della sua ex colonia è stato il Regno Unito, eterno avversario della vicina Repubblica dai tempi delle guerre d'indipendenza, che ne ha fatto il bersaglio ironico di tutta una serie di sketch sul web.

Un episodio che sembra scritto dal più fantasioso degli sceneggiatori, tale da far venire in mente scene simili a quelle del film L'Erba di Grace, con la gente di Dublino sdraiata sui prati, in estasi, a godersi le gioie della temporanea depenalizzazione.

Con Stanislav Bederev, il privato cittadino che ha fatto ricorso alla Corte d'Appello irlandese, come protagonista assoluto di una rocambolesca vicenda dai risvolti senza dubbio ironici. Eppure, è accaduto veramente. Non stupirebbe che qualche regista ne facesse una trasposizione cinematografica.