Che il tasso di interesse di un qualsiasi prestito o mutuo sia al giorno d’oggi elevato è un fatto incontestabile, come il fatto che sempre più spesso si parli di usura. Ma quando davvero un mutuo o un prestito possono essere segnalati per il tasso di interesse usurario? E ancora, come si fa a comprendere se all’atto della sottoscrizione si ha a che fare con un tasso di interesse usuraio?

In realtà la questione non è semplice e per questo motivo è importante fare una premessa. È possibile che il tasso di interesse sia illegale sin dal momento della sottoscrizione del mutuo o del prestito personale: in questo caso di parla di tasso di interesse con usura preventiva.

Se, invece, il tasso di interesse applicato al vostro prestito o mutuo era legale all’atto della stipula del contratto e diventa troppo elevato durante il corso del piano di ammortamento - si pensi per esempio alla tipologia di mutuo con tasso variabile, che ha portato gli importi delle rate a costi insostenibili - si tratta di tasso di interesse con usura sopravvenuta.

Come si calcola il tasso di usura

Si ha a che fare con un tasso di interesse usurario nel momento in cui il Taeg del mutuo o del prestito ha un valore superiore al Tegm, (Tasso Effettivo Globale Medio). Il Tegm rappresenta, infatti, il valore medio del tasso di interesse tra differenti Istituti bancari che offrono prestiti o mutui, comprendendo gli oneri accessori del prestito, valore soglia che non deve mai essere superato per non incorrere in un tasso di interesse considerato di usura.

Il Tegm è calcolato in base al confronto tra i vari tassi di interesse offerti dagli Istituti di credito, come nell’esempio seguente in cui si prendono come riferimenti 3 enti di credito con differenti Taeg: dalla loro media, nasce il tasso di interesse massimo che può avere un mutuo o un prestito per non essere considerato usura.



  • Banca 1: Taeg 8%;
  • Banca 2: Taeg 9%;
  • Banca 3: Taeg 10%.

CALCOLO: 8+9+10 = 27/3 (numero degli Istituti bancari presi ad esempio) Il Tegm è pari al 9%. Se il tasso di interesse di un prestito o mutuo supera tale valore, significa che l’Istituto di credito sta applicando un tasso di interesse di usura.

Il valore è rilevato trimestralmente da Banca d'Italia, insieme al Tegm (tasso effettivo globale medio).

L’incorrere nell’usura del tasso di interesse è, dunque, dovuto, all’avere degli interessi che superano il valore massimo stabilito alla stipula del contratto del prestito o del mutuo: questo è il caso dell’usura preventiva.

Gli interessi del mutuo

Con la stessa modalità devono essere calcolati gli interessi durante tutto il piano di ammortamento del mutuo o del prestito a tasso variabile, fattore che ha alimentato il progressivo aumento dell’importo della rata dovuta, in base all’andamento di mercato.



Nel caso di sottoscrizione di mutuo a tasso variabile, l’usura del tasso di interesse è sopravvenuta, per cui è necessario curarsi di pretendere dall’Istituto bancario la revisione del tasso di interesse in base alla soglia massima rilevata all’atto della sottoscrizione del contratto, rispettando la Legge sull’usura n°108/1996.