Grazie al DM Sabatini bis numerose aziende, operanti sul territorio italiano e regolarmente iscritte nel Registro delle imprese, possono accedere ai finanziamenti agevolati. Lo stesso DM, naturalmente, pone dei precisi limiti di spesa. Più specificatamente non sono ammessi al finanziamento gli acquisti dei beni che abbiano, al netto d'iva, un valore inferiore alle cinquecento euro. Nel caso di operazioni di leasing finanziario il costo ammesso al finanziamento è quello fatturato dal fornitore dei beni all'intermediario finanziario. Per quanto concerne la destinazione degli investimenti, va fatto un distinguo.

Più specificatamente per le imprese dei settori industria, artigianato, commercio, turismo, servizi (quindi che non rientrano nel settore agricolo e della pesca), l'investimento deve essere destinato: alla creazione di una nuova unità produttiva; ad ampliare una unità produttiva esistente; a diversificare la produzione in uno specifico stabilimento; al rinnovamento del processo produttivo; all'acquisto degli attivi direttamente connessi ad un'unità produttiva. Invece, per quanto concerne il settore agricolo e quello della pesca, l'azienda deve perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi: riduzione dei costi produttivi; riconversione della produzione; miglioramento della qualità; tutela e miglioramento dell'ambiente naturale o delle condizioni di igiene o del benessere degli animali. Per gli investimenti nel settore della pesca e acquacoltura si applicano le condizioni del Regolamento (CE) 736/2008.