Nuovi valori per gli assegni familiari per dipendenti, pensionati, lavoratori a progetto, co.co.co, etc.: a partire da domani, 1 Luglio, infatti, entreranno in vigore i nuovi importi inclusi nelle tabelle allegate alla circolare N. 76/2014. La rivalutazione dei limiti di reddito è stata calcolata secondo l'aumento dell'indice Istat pari all'1,1%, relativo al periodo 2012-2013. I nuovi valori resteranno in vigore fino al prossimo 30 giugno 2015. 



Inps, assegni familiari: a chi e come fare domanda

Tenendo presente che ogni variazione del reddito e dei componenti del nucleo familiare va comunicata entro 30 giorni, la domanda andrà presentata al proprio datore di lavoro, nel caso in cui il richiedente stia svolgendo un'attività lavorativa dipendente: il lavoratore dovrà utilizzare l'apposito modello Anf/Dip.

D'altro canto, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere l’assegno per il periodo di lavoro prestato alle proprie dipendenze, anche se il richiedente ha presentato domanda dopo la risoluzione del rapporto nel termine prescrizionale di 5 anni.

La domanda andrà presentata all’lnps dall'operaio agricolo dipendente a tempo determinato, oppure se il richiedente stia ricoprendo un ruolo come addetto ai servizi domestici, oppure si tratti di un lavoratore iscritto alla gestione separata, o comunque un soggetto che abbia diritto agli assegni come beneficiario di altre prestazioni previdenziali.



Inps, assegni familiari: quali redditi andranno considerati?

Il reddito familiare che il richiedente andrà a prendere in considerazione sarà quello risultante dalla somma dei redditi di chi inoltra la domanda e di quello, eventualmente percepito dalle persone componenti il nucleo.

Saranno quindi da considerare tutti i redditi soggetti al pagamento dell' Irpef e i redditi di qualsiasi natura, ivi compresi, se superiori a 1.032,91 euro annui, quelli esenti e quelli soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva.

Quali saranno le voci di reddito che non dovranno essere considerate?

Per esempio le quote di indennità di trasferta secondo i limiti fissati per l'assoggettamento al fisco; oppure i TFR (trattamenti di fine rapporto) e corrispondenti anticipazioni; le Pensioni di guerra; le rendite vitalizie che vengono corrisposte dall'Inail; gli assegni di accompagnamento; gli indennizzi statali secondo quanto menzionato dalla legge N. 210 del 1992 e i trattamenti di famiglia.