“Far conoscere le opportunità di finanziamento offerte dai fondi europei è un primo passo per rilanciare l’economia del Sud Italia e permettere alle aziende di espandere la propria attività verso nuovi mercati”. Questo è quanto afferma il dott. Antonio Puzone, consulente in processi di internazionalizzazione d’impresa, nell'ambito delle nuove strategie per promuovere all’estero il Made in Italy, inteso come prodotti di alta qualità. Oltre a lavorare a stretto contatto con gli imprenditori campani, lo studio di Antonio Puzone Consulting è infatti presente anche a Bruxelles, dove collabora con diversi enti, tra cui la Camera di Commercio Belgo-Italiana, presso la quale il dott.

Puzone si è specializzato in europrogettazione e agente di progetto.

Dott. Puzone, le imprese del Sud d'Italia partecipano poco ai progetti europei. Quali sono secondo Lei gli ostacoli che impediscono alle aziende del Sud di accedere ai finanziamenti a gestione diretta?

A fronte degli ingenti finanziamenti disponibili presso l’Unione europea, si è dovuto – troppo spesso e con grande rammarico – constatare che poche aziende o enti istituzionali del Meridione d’Italia hanno potuto usufruire di tali aiuti economici. A mio avviso, il principale ostacolo è rappresentato dalla mancanza di consapevolezza rispetto alle possibilità offerte dall’Europa. Per questo motivo è necessario puntare con determinazione sulla formazione del capitale umano locale, grazie all’aiuto di esperti come per esempio l’agente di progetto che può porsi quale trait d’union tra le realtà regionali e l’UE.

Se dovesse dare un suggerimento agli imprenditori, cosa consiglierebbe di fare per inserirsi nell'europrogettazione?

Un buon punto di partenza è sensibilizzare gli imprenditori, grazie al supporto di figure professionali come l’agente di progetto, sulle enormi possibilità che può offrire l’Unione europea con la positiva conseguenza di creare manager che sappiano incanalare le idee di sviluppo d’impresa nelle giuste aree di finanziamento europeo.

Per evitare di disperdere tali importanti risorse è necessario creare collaborazioni e sinergie capaci di esprimere progetti di qualità. Ciò significa favorire e gestire le politiche di sviluppo puntando soprattutto su innovazione e specializzazione.

Lei ha sviluppato negli anni una rete di contatti imprenditoriali e istituzionali importanti.

Come integrare questa rete nella Sua attività di agente di progetto?

L’agente di progetto è un intermediario indipendente con una profonda conoscenza delle dinamiche dei finanziamenti. Lo sviluppo e il consolidamento della rete di contatti d’impresa mi permette di trasferire a tali attori economici, con puntualità e professionalità, le linee di sviluppo e di adeguamento strutturale finanziabili con i fondi europei creando, ove possibile, forme di partenariato.

Lei ha avuto modo di partecipare presso l'Ambasciata italiana a Bruxelles alle celebrazioni della Festa della Repubblica, coinvolgendo alcuni produttori campani che hanno portato le loro eccellenze a Bruxelles. Come intende supportare le aziende nella loro attività di internazionalizzazione?

In occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica presso l'Ambasciata Italiana a Bruxelles svoltasi in collaborazione con la Camera di Commercio Belgo-Italiana, abbiamo avuto la possibilità di presentare alcune delle nostre eccellenze territoriali e di far conoscere il buon operato di aziende campane che, anche grazie al supporto del mio studio di consulenza, hanno puntato sull’utilizzo di materie di prime di qualità e di processi produttivi tecnologici che rispettino l’ambiente e tutelino il lavoratore. Per internazionalizzare le attività di tipo commerciale, economico e produttivo e favorire scambi commerciali con l'estero è necessario puntare sull’eccellenza del Made in Italy.