Basta scritte sui muri del Campanile di giotto e della Cupola di Santa Maria del Fiore. Questo è l’obiettivo del progetto Autography dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Si tratta di una app che servirà a sensibilizzare i molti turisti, che presi dal loro estro creativo, si impegnano scrivere sulle pareti dei due monumenti.
Cosa è Autography
“Benvenuti nella Cupola del Brunelleschi! Da secoli conserviamo capolavori: da oggi le scritte sui muri saranno subito rimosse, ma se ci lasciate il vostro messaggio digitale lo conserveremo per sempre” questo il messaggio che si trova su alcuni iPad all’ingresso della Cupola di Santa Maria del Fiore.
Il progetto è partito un anno fa dal Campanile di Giotto dove Autography ha raggiunto un successo inaspettato.
Oltre 18 mila messaggi digitali e solo una decina di graffiti, prontamente rimossi, hanno imbrattato le mura del campanile.
“Un ottimo stato di conservazione del monumento è il primo deterrente - afferma il presidente dell’Opera Santa Maria del Fiore Franco Lucchesi -. Secondo, se qualcuno fa una scritta, la rimuoviamo subito, e quindi assicuriamo una manutenzione costante. Terzo, la possibilità di lasciare un messaggio digitale che, a differenza di quello sui muri, l’Opera conserverà nei secoli. La maggior parte di chi fa i graffiti pensa di lasciare qualcosa che duri nel tempo, nei nostri monumenti è possibile farlo solo virtualmente”.
Il perché di Autography
In tutti questi anni, gli oltre 800 mila turisti che hanno deciso di avventurarsi per i 463 scalini (salita + discesa) per arrivare fino alla Cupola, son stati accompagnati da muri ricoperti da scritte, graffiti realizzati in tutti questi decenni.
Da oggi, grazie ad un importante intervento di ripulitura e manutenzione eseguito ad opera dei restauratori dell’Opera del Duomo, tutte le scritte spariranno. Torneranno agli antichi splendori gli interni e anche la base della lanterna della Cupola.
Le postazioni di Autography
Durante la salita i turisti troveranno due postazioni di Autography, una accanto allo spazio dove sono custodite le statue dei Vescovi; l’altra, invece, in discesa nel “Museino” dove vengono conservati ed esposti alcuni attrezzi usati dal Brunelleschi.
Un intervento che come spiega la responsabile del restauro e manutenzione dei monumenti Beatrice Agostini architetto dell’Opera del Duomo, “nasce dalla necessità di prendersi cura di questi monumenti che per decenni erano stati lasciati senza manutenzione e che risultavano deturparti da scritte di ogni tipo”.
Nella app molti i diversi stili di scrittura, dalla penna al pennello per arrivare fino alla bomboletta spray virtuale, tutto per mantenere e tutelare la preziosa opera di Brunelleschi.
Tutti i messaggi virtuale che arriveranno usando Autography saranno conservate nell’archivio storico come testimonianza assieme a 7 secoli di storia e di vita dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
“La novità - afferma Alice Filipponi, social media manager dell’Opera del Duomo spiegando la App ai giornalisti presenti- , è che da ora in poi Autography sarà scaricabile sui propri dispositivi Apple e Android e utilizzabile quindi dai propri device anche al di fuori dei monumenti”.