I titoli BTP Italia, con la nuova scadenza a 6 anni, sono stati venduti per un importo di 20,565 miliardi di euro. L'operazione di vendita è iniziata il 14 aprile 2014 e si è conclusa alle ore 9.40 del giorno 17 aprile. Poiché la vendita si suddivideva in due fasi, quella riservata all'investitore retail nei primi due giorni e quella riservata agli investitori istituzionali, nel corso della prima fase del periodo di collocamento sono stati conclusi 170.217 contratti per un controvalore di 10.068,101 milioni di euro, mentre nella seconda fase il numero dei contratti concluso è stato pari a 1.054 per un controvalore pari a 10.496,468 milioni di euro.
Va tenuto presente che il tasso cedolare (reale) annuo definitivo, è stato pari a 1,65%, che verrà pagato in due cedole semestrali. Il regolamento dell'operazione è fissato lo stesso giorno del godimento del titolo.
Lo scenario economico attuale risulta essere segnato da elementi di incertezza e volatilità per la crisi economica italiana e per le crisi politiche internazionali, lo stesso andamento economico più orientato verso forme di deflazione rende l'investimento in BTP Italia meno allettante delle tornate passate, ciononostante, pur essendosi allungati i tempi di durata che vanno a sei anni, pur essendosi abbassato all'1,65% il tasso cedolare annuo, gli acquisti sono stati ingenti.
Ora non rimane altro che aspettare lo sviluppo degli eventi e attendere le nuove emissioni di ottobre con la speranza che i tassi possano aumentare in quanto l'1,65 % suddiviso per metà su due cedole è pari allo 0,825 e il surplus diventa sostanzioso su importi consistenti.
In buona sostanza il vecchio detto ' i soldi vanno sui soldi' vale ovviamente anche per questo genere di investimenti che in ogni caso mantengono il beneficio di una tassazione più bassa al 12,50% . Da considerare per questo strumento il diminuire dell'inflazione che oscilla tra lo 0,4% e lo 0,5% e che di conseguenza fa abbassare gli importi delle cedole.