Investire il proprio denaro è una passo che va affrontato con grande oculatezza. Per poter far fruttare un interessante rendimento sui propri risparmi è possibile investire in BTp Italia e BTp€i, i buoni del tesoro poliennali sensibile all'inflazione europea. Dopo aver visto come investire in BTp a tasso fisso, ecco una guida completa all'investimento nei buoni del tesoro poliennali a tasso variabile. Ecco cosa sono, il loro rendimento, il guadagno, i vantaggi e gli svantaggi dell'investire in BTp Italia e BTp inflazione europea.
Investire in BTp Italia e BTp inflazione europea: cosa sono?
Cosa sono i BTp Italia?
Sono i primi titoli sui quali i privati possono effettuare investimenti all'interno del mercato borsistico. Investire in BTp Italia significa investire il proprio denaro esponendolo al rischio correlato al tasso variabile. Una volta emessi, i BTp Italia vengono negoziati sul MOT alle stesse condizione dei BTp a tasso fisso. I BTp Italia hanno scadenza a 4 anni: il capitale sia le cedole sono rivalutati in base all'andamento dell'inflazione italiana, misurato dall'indice ISTAT con frequenza semestrale. Esistono cinque emissioni per poter investire in BTp Italia, i quali verranno distribuiti in un'unica tranche con negoziazione continua dalle 9.00 alle 17.30.
Cosa sono i BTp€i?, ossia i Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all'Inflazione Europea, sono titoli a medio-lungo termine con una scadenza più variabile.
Investire in BTp inflazione europea significa fare affidamento a titoli con scadenza a 5, 10, 15 o 30 anni. A differenza dei BTp Italia che garantiscono una protezione contro l'aumento dei prezzi in Italia, i BTp€i garantiscono una protezione contro l'aumento europeo dei prezzi e vengono rivalutati in base all'andamento dell'inflazione europea.
L'indice su cui fanno affidamento è l'Eurostat. Come per i BTp Italia, anche per i BTp€i le cedole che maturano sono semestrali.
Investire in BTp Italia e BTp inflazione europea: vantaggi e svantaggi principali
Investire in BTp Italia e BTp inflazione europea ha i suoi pro e i suoi contro. Tra i vantaggi il principale, rispetto ad esempio ai BTp a tasso fisso, è la maturazione di un eventuale cedola potenzialmente più vantaggiosa nonché un tasso annuo reale minimo garantito dal ministero del Tesoro prima della fase di collocamento.
Fra gli svantaggi, oltre ad una tassazione del 12,50%, il più importante è sicuramente il rovescio della medaglia del vantaggio esposto poc'anzi. In caso di deflazione la cedola del titolo può scendere, anche se comunque il decremento non sarà al di sotto del tasso garantito. I vantaggi e gli svantaggi principali dell'investire in BTp Italia e BTp inflazione europea sono dunque legati a discorsi inflazionistici e deflazionistici.
Investire in BTp Italia e BTp inflazione europea: rendimento e guadagno
Investire in BTp Italia porta ad un rendimento minimo sulla cedola pari all'1,65%. Ipotizzando quindi ad esempio che l'inflazione sia come il mese di aprile tra lo 0,4 e l'1%, il rendimento e il guadagno sul Btp Italia sarà del 2,65% circa (base annua), quindi circa dell'1,3% su base semestrale.
Verrà inoltre applicato un bonus sul rimborso del capitale pari allo 0,4%.
Il rendimento e il guadagno dell'investire in BTp inflazione europea è più svantaggioso rispetto a quello dei BTp Italia. In questo caso alla scadenza verrà riconosciuto il recupero della perdita del potere di acquisto. Il BTp€i garantisce la restituzione del valore nominale sottoscritto: alla restituzione il capitale non sarà mai inferiore al valore nominale. Il rimborso avviene con cedole semestrali, variabili e posticipate.