Dopo settimane di polemiche e scontri verbali che hanno coinvolto l’ex Ministro dell’Istruzione Carrozza, CGIL e MIUR, pare ormai imminente la pubblicazione del Bando per il TFA Ordinario 2014: nonostante l’imminenza della pubblicazione del bando, comunque ancora non ufficiale, non è di certo consigliabile lasciarsi andare a facili entusiasmi, considerate in particolare le dichiarazioni rilasciate dal neo Ministro dell’Istruzione Giannini, che dopo aver paventato la possibilità di introdurre dei tagli agli scatti di anzianità ha bocciato i concorsoni alla Profumo, con ciò contribuendo a generare più di un dubbio sull’effettivo avvio del TFA Ordinario 2014.





A prescindere dalla pubblicazione o meno del bando, ‘il TFA Ordinario non partirà comunque prima di dicembre 2014’ ha sottolineato la CGIL, che in una nota diffusa la scorsa settimana ha ribadito che ‘il TFA Ordinario 2014 partirà successivamente al completamento dell'attivazione di tutti i corsi PAS, e dunque presumibilmente durante l’ultimo mese dell’anno in corso’. Cerchiamo allora di entrare più nel dettaglio e di comprendere quali possano essere le mosse del Ministro Giannini e del governo Renzi in tema di TFA Ordinario 2014.

TFA Ordinario 2014: il MIUR a breve pubblicherà il bando, ma Giannini e Renzi non sarebbero convinti



‘I concorsoni alla Profumo - ha spiegato il neo ministro Giannini nel corso di un’intervista pubblicata dal Corriere.it - così come sono stati fatti hanno creato più problemi che soluzioni tra ricorsi, procedure sbagliate e riformulazioni’. Sulle modalità alternative da potersi utilizzare per il reclutamento dei docenti, Giannini ha poi sottolineato che ‘le scuole, come strutture pubbliche che devono rendere conto delle scelte che fanno, possono prendere delle decisioni e assumere chi credono, e poi in base a queste scelte essere valutate: dobbiamo trovare gli strumenti giusti per attuarlo’. La domanda a questo punto sorge spontanea: lo strumento giusto sarà costituito dal TFA Ordinario 2014?



Ancora non è possibile fare previsioni o sbilanciarsi, quel che è certo è che l’impatto del Ministro Giannini con la sua nuova veste istituzionale non è iniziato in sordina. Appena qualche giorno fa, il neo leader del comparto Istruzione ha infatti messo in dubbio il modello degli scatti di anzianità, sottolineando come ‘vada rivisto con coraggio e strutturato assegnando dei premi solo ai docenti che si aggiornino per compiere al meglio il proprio lavoro’.



Difficile però, aggiungiamo noi, continuare a svolgere con passione e dedizione un mestiere che al momento da molti è paragonato ad una sorta di ‘prigionia’; il corpo docente d’Italia è infatti il più vecchio d’Europa, e il ricambio generazionale fatica maledettamente ad arrivare. Come se non bastasse lo spettro della precarietà continua ad accompagnare sempre più fedelmente docenti ed insegnanti, con la stessa Commissione Europea ad aver recentemente richiamato l’attenzione delle nostre istituzioni riguardo lo status di quasi 120 mila docenti ancora in stato di precariato.



Nel discorso d’insediamento, Renzi ha comunque sottolineato che la Scuola sarà al centro del nuovo programma di governo: una prima prova concreta a riguardo la si avrà proprio sugli sviluppi del caso TFA Ordinario 2014 e su come verrà affrontata la questione della pensione per i Quota 96.