Adesso che il toto ministri si è concluso con le nomine di Stefania Giannini all’Istruzione e di Pier Carlo Padoan all’Economia, per molte delle questioni che attendono una risposta il quadro è un pò più chiaro: tra queste rientra a pieno titolo il caso pensioni Quota 96 Scuola, con circa 4.000 docenti senza diritto alla pensione a causa di un errore tecnico contenuto nella Legge Fornero.



Le nuove figure con le quali i Quota 96 sono chiamati a relazionarsi per la questione connessa alle proprie Pensioni hanno una formazione non molto diversa da quella dei precedenti interpreti, tanto che il deputato del M5S Chimienti ha ironizzato: ‘Ce la aspettavamo da Renzi, dal nuovo che avanza.

Avanzi, di nuovo, forse. La Giannini è un altro Rettore che non ha mai messo piede in un’aula scolastica’. Per nulla positivi neanche gli scenari apertisi in seguito all’elezione di Padoan, le cui recenti dichiarazioni rilasciate nel corso di un’intervista al Wall Street Journal – ‘Il risanamento è efficace, il dolore è efficace’ - lasciano parecchi dubbi circa un’effettiva volontà di parteggiare a favore dello stanziamento di fondi che sarebbe necessario per risolvere il caso Pensioni Quota 96 Scuola. Entriamo maggiormente nel dettaglio.

Pensioni Quota 96 Scuola: con Giannini e Padoan nuovi Ministri scenari incerti, dichiarazione di guerra del M5S

Stefania Giannini è un docente universitario, l’ennesimo a ricoprire il ruolo di Ministro dell’Istruzione; come ironicamente (o amaramente fate voi) ricordato dalla Chimienti, sarebbe forse stato più auspicabile qualcuno che fosse più a contatto con la Scuola e con i suoi problemi, ma adesso che la nomina si è già consumata l’imperativo chiave è instaurare buoni rapporti.



Lo stesso deputato del M5S Chimienti ha dichiarato che il rigore col quale il Movimento lotterà per la risoluzione della vicenda Pensioni Quota 96 Scuola ne esce rafforzato,  - ‘Siamo pronti a stare col fiato sul collo del Ministro Giannini’- ma tutto dipenderà dal coincidere tra volontà politica e disponibilità economiche.



Disponibilità che non ci sarebbero e che attenendosi alle già citate dichiarazioni di Padoan difficilmente verranno ricercate: ‘Il nuovo Ministro dell’Economia sta cinicamente interpretando l’austerity come fattore di disciplinamento sociale’ si legge sul Blog ufficiale del Movimento Quota 96, tutt’altro dunque che una posizione scevra da preconcetti, la sola che potrebbe consentire di trovare una soluzione per concedere il diritto alla pensione ai Quota 96.



Di certo il trio Giannini-Padoan-Ragioneria di Stato ha comunque una grande possibilità, quella di contribuire allo svecchiamento del corpo docente italiano, il più vecchio d’Europa; in assenza di correttivi, i Quota 96 dovranno compiere un sacrificio enorme, con la pensione rimandata di 5, 6 o 7 anni, ecco che un intervento sarebbe auspicabile anche e soprattutto per non infrangere il patto cittadini-Stato che l’errore tecnico della Fornero ha già contribuito ad incrinare pesantemente.



Una domanda sorge tuttavia spontanea e porta a delle interessanti riflessioni: lo stesso Ministro Fornero all’epoca della riforma dichiarò che ‘la Legge era perfettibile’ e che il Governo sarebbe potuto intervenire con un decreto legge. “Una strada che per altre categorie è stata scelta - dichiara dalle colonne del Blog del Movimento Rita Annamaria Niro Ferrucci, docente di filosofia e storia al liceo classico “Tondi” di Foggia e rappresentante del Comitato Quota 96 - mentre per i lavoratori della Scuola no, si continua a tenerli come coloro che son sospesi’.



L’impressione corrente è che solo una precisa volontà politica, al di là delle questioni economiche, consentirà di giungere ad una soluzione definitiva e positiva per la vicenda Pensioni Quota 96 Scuola.