Barbara Bernardi della Cub fa il punto della situazione diploma magistrale abilitante, spiegando di aver consegnato, durante un incontro con il nuovo sottosegretario Roberto Reggi, la risposta firmata da Luciano Chiappetta nella quale si dichiarava che per problemi dovuti al cambio di governo il Ministero aveva fatto fare un controllo all'Avvocatura di Stato alla vicenda, non avendo ancora potuto emettere il decreto per il passaggio di consegna tra il vecchio e il nuovo ministro del MIUR. Fatti salvi i diritti di tutti i diplomati magistrali, garantiti dal parere del Consiglio di Stato.
Valeria Bruccola dell'Adida, invece, fa sapere che si è in attesa che il MIUR definisca in un decreto o in una norma adeguata dopo aver per 12 anni ignorato la possibilità di considerare i diplomati magistrali abilitati, grande ostacolo alla affermazione professionale di tutti i docenti che sono stati penalizzati dalla negazione dell'abilitazione che hanno dovuto accontentarsi degli scarti di lavoro che invece spettava loro di diritto, a differenza di quello che veniva stabilito nella Scuola paritaria, dove il diploma veniva considerato abilitante.
Il parere del Consiglio di Stato è chiaro: riconosce a tutti i docenti diplomati entro l'anno scolastico 2001/2002 l'abilitazione e il diritto di inserimento in II fascia, confermando quanto annunciato già dalla Commissione Europea il 31 gennaio 2014.
Il MIUR in data 6 febbraio ha diffuso una nota in cui comunicava la possibilità di inserimento nella II fascia delle graduatorie di circolo e di istituto dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante.La cosa grave, secondo i sindacati della scuola, è che ai docenti con abilitazione da diploma magistrale, equiparato alla laurea in Scienza della Formazione Primaria, è preclusa la possibilità di stabilizzazione lavorativa (praticamente l'immissione in ruolo).
I sindacati fanno sapere che hanno già pronta una bozza di decreto per la riapertura delle graduatorie per l'inserimento dei docenti con abilitazione da diploma magistrale ante 2002 che prevede un assegnazione di almeno 15 punti a tutti i docenti che in tutti questi anni hanno visto calpestati i propri diritti.