Come molti sapranno, la partita Iva, per essere sostenibile, deve assolutamente essere sostenuta da dei costi per il lavoro. Stiamo parlando, infatti, della benzina per l'auto, almeno la metà di quanto viene speso per l'affitto se si lavora in casa, tutti i vari biglietti del treno o anche dell'aereo. Anche il ristorante può essere detratto, ma non al 100%.

Se si riesce a raggiungere la somma di 21.000 euro l'anno, dovrai avere almeno 6.000 euro di costi. In questo modo, il tuo reddito, sarà di circa 15.000 euro, e su questi quindi, pagherai un terzo delle tasse (sempre con il regime dei minimi).

Se, invece, con il tuo lavoro, non riesci ad avere costi, avviare una partita Iva è davvero molto difficile, se non impossibile. Tutto questo può essere facilmente spiegato con un esempio:

Aprire una Partita IVA, ecco i numeri che lo rendono fattibile

Supponiamo che il nostro reddito lordo sia pari a 12.000 euro. Su questa cifra andiamo a pagare, circa, 4.000 euro di tasse in più con 2.000 di acconto e, almeno, 1.000 che finiscono nelle grinfie del commercialista. Il conto finale parla di 7.000 euro di tasse, e in tasca ne ce ne rimangono meno della metà, circa 5.000. La cosa più consigliabile, dunque, è capire con largo anticipo, mese per mese, tutti i costi che potremo raggiungere entro la fine dell'anno per fare scendere il reddito, e saldare, quindi, una cifra del tutto sostenibile di tasse. In caso contrario, ovviamente, spese di questo tipo diventano, davvero, un colpo al cuore e alle finanze.