Agli inizi del '900 l'agricoltura era il motore dell'economia italiana. Pochi i mezzi tecnologici a disposizione ma molte le braccia pronte a sporcarsi di terra.

Il progresso ha indotto l'abbandono dei campi da parte dei contadini che si sono riversati in massa nelle grandi città industriali o sono emigrati all'estero verso nuovi mondi e nuove possibili ricchezze.

Così l'agricoltura italiana è stata abbandonata a sé stessa ma forse, oggi, c'è ancora uno spiraglio affinché questa nostra terra possa ancora una volta aiutarci a superare questa lunga e devastante crisi economica.

Tra le più virtuose iniziative spicca il Progetto F.I.CO. (Fabbrica Italiana Contadina) promosso dal Comune di Bologna, Eataly e dal Centro Agro Alimentare bolognese (CAAB).

Sono in arrivo 5.000 nuovi posti di lavoro nel settore agroalimentare da inserirsi in un grande parco a tema dedicato all'eccellenza italiana: il cibo.

La struttura, che occuperà una superficie di 80.000 metri quadrati all'interno del CAAB, sarà suddivisa in aree specifiche dedicate alla coltivazione, produzione, ristorazione e vendita e sarà finalizzata alla divulgazione dei prodotti italiani rendendoli fruibili grazie al prestigioso marchio Eataly di Oscar Farinetti.

Il progetto, molto ambizioso, da inaugurarsi entro il 2015, accoglierà 6 milioni di visitatori all'anno con notevoli potenziali di crescita occupazionali (1350 addetti diretti fra ristorazione e commercializzazione e 3550 posti nell'indotto secondo stime di Ernst & Young) oltre che culturali, commerciali e di promozione turistica.

Prossime le modalità di assunzione nei siti istituzionali del Comune di Bologna, Eataly e del CAAB.

La terra ritorna finalmente a darci una mano diventando vero protagonista del rilancio dell'economia italiana. I suoi prodotti raccontati in un itinerario che va dalla produzione fino all'arrivo nel piatto e nel bicchiere.

Un patrimonio enorme del nostro Paese, finalmente ai nastri di partenza per l'Italia e per il mondo.

Allora è qui la vera ricchezza nel 2014, proprio sotto i nostri piedi!

La strada per superare la crisi intrapresa dal Comune, Eataly e dal CAAB è giusta ed intelligente e allora si prenda a virtuoso esempio e si applichi anche agli altri settori dell'eccellenza italiana: il turismo, il patrimonio storico-artistico e culturale, il nostro vivere italiano!