A differenza degli altri due articoli pubblicati precedentemente, "Lavorare in Inghilterra" e "Lavorare in Francia", in questo si vuole mettere in evidenza l'enorme potenzialità di posti di lavoro che la Germania mette in campo per il 2014, posti di lavoro che interessano moltissimo anche noi italiani.

La notizia proviene da Peter Barnefske, il direttore di Phoenix Gir che è una società con sede a Monaco di Baviera specializzata nella selezione del personale da inserire nel mondo del lavoro. In una intervista rilasciata al Corriere ha dichiarato che per il 2014 la Germania prevede di fare complessivamente un milione di assunzioni ripartite nei vari comparti produttivi, dalla semplice manovalanza alle posizioni più qualificate.

Ma cosa c'entriamo noi italiani? Presto detto: a differenza dello stereotipo che ci vede come inguaribili fannulloni secondo la Germania noi siamo dei lavoratori brillanti, duttili ed affidabili e molto apprezzati per l'alto livello di professionalità ragione per cui, sostiene Barnefske, la Germania ha tutto l'interesse ad accaparrarsi queste risorse umane.

Un'altra carta che gioca a nostro favore è che per lavorare in Germania non è necessario essere in possesso di un permesso di lavoro e che la comunità italiana già presente sul territorio è abbastanza vasta e organizzata da permettere un facile inserimento nell'ambito sociale. In pratica la politica tedesca è quella di approfittare della cosiddetta "fuga di cervelli" che sta costringendo molte delle menti più brillanti dello Stivale a cercare all'estero condizioni di lavoro più appaganti e meglio remunerate.

Quali sono le figure più ricercate? Al primo posto si pongono ingegneri ed esperti in tecnologie informatiche, ma sono molto apprezzati anche artigiani, personale medico e paramedico e addetti alle strutture alberghiere e della ristorazione.

L'unico ostacolo potrebbe essere la lingua, ma dalla Phoenix Gir giungono rassicurazioni: qualora si venisse in contatto con una azienda tedesca basterà, nella prima fase di colloquio col capo del personale, dimostrare di avere una conoscenza basilare del tedesco, il livello A2, sarà poi la stessa azienda ad indirizzare il lavoratore verso corsi di lingua, anche online, che si possono frequentare a prezzi molto bassi, anche a 1 euro l'ora. Se quindi la scelta di lavorare all'estero si è fatta largo nei nostri pensieri, la Germania, almeno per il 2014, è una meta da considerare molto seriamente.