La riforma delle pensioni 2014 deve risolvere, tra le altre cose, il nodo dei Quota 96 della Scuola. Ovvero quella categoria di lavoratori che non possono andare in pensione con i requisiti antecedenti alla legge Fornero, come invece concesso a diverse categorie di lavoratori che vennero incluse nelle eccezioni alla riforma del governo di Mario Monti nel 2011.

Per quanto riguarda i Quota 96, la riforma delle pensioni 2014 del governo Renzi potrebbe finalmente portare a un accordo in grado di risolvere l'annoso problema: la risoluzione Saltamartini (ma sottoscritta da tutti i gruppi) è stata infatti approvata all'unanimità nelle commissioni Bilancio e Lavoro della Camera.

In questo modo i 4mila insegnanti che attendono di poter andare in pensione (e gli altrettanti giovani che sperano di entrare) potranno entro breve le risposte che stanno da tempo attendendo.

Per chiudere il capitolo Quota 96, il governo deve però reperire le risorse per portare a termine questa parte fondamentale della riforma delle pensioni 2014 in tempo per la presentazione del Def. Sempre dalla Camera è arrivato il sì alla stabilizzazione dei precari della scuola: il governo si è impegnato a definire un piano pluriennale per assorbire i precari delle graduatorie fino ad assorbimento.

La vicepresidente della commissione Bilancio Saltamartini ha spiegato che con la riforma delle pensioni 2014 e la chiusura della questione Quota 96 si può finalmente "sanare un errore e aprire a 4mila giovani, tra cui anche molti precari, e riuscire così a rinnovare il comparto". Resta invece ancora da capire come andranno a finire i capitoli che riguardano l'innalzamento dei contributi (da 41 a 42) che permetterebbero alle donne di andare in pensione.