Le ultime novità per i Quota 96 della scuola che giungono dalla Ragioneria di Stato non sono positive, sono state bloccate le coperture per le Pensioni dei 4 mila "esodati della scuola". Ricordiamo che i Quota 96 attendevano con impazienza il verdetto della Ragioneria perché confidavano di vedere risolta la loro odissea con l'approvazione del testo unificato Ghizzoni-Marzana. Testo che avrebbe infatti permesso al comparto scuola di accedere alle pensioni con i requisiti vigenti prima dell'introduzione della Legge Fornero.

Ultime novità Quota 96, l'odissea continua: la Ragioneria di Stato blocca le coperture

Proprio a causa l'introduzione della Riforma dell'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero i Quota 96 non sono riusciti ad accedere alla pensione pur avendo già maturato i requisiti , l'errore noto e riconosciuto insito nella Legge è stato quello di non aver purtroppo tenuto conto delle peculiarità del calendario scolastico.

Nonostante ciò, la Ragioneria di Stato boccia la relazione tecnica per mancanza di fondi, non vi sarebbero dunque i soldi per le pensioni dei Quota 96; ecco le motivazioni ufficiali:

«Allo stato - si legge nel parere della Rgs - non risultando economie accertate a consuntivo che possano fare fronte ai maggiori oneri valutati per l'attuazione del provvedimento, non può considerarsi idonea una copertura finanziaria di oneri certi con economie di entità eventuale ed incerta».

Ultime novità Quota 96, interviene Boccia: è stato commesso un "grosso errore"

Sulla decisione presa tuona Boccia, il presidente della Commissione Bilancio della Camera, che ritiene inammissibile non aver provveduto a sanare un errore enorme insito nella Riforma Fornero, a suo avviso, a farne le spese non possono essere i lavoratori del comparto scuola.

"Sugli insegnanti "Quota 96" il Ministero dell'Economia sta commettendo un grosso errore", inoltre Boccia ritiene che con questa decisione resteranno penalizzati non solo tutti gli insegnanti che avevano già raggiunto i requisiti ma si bloccherebbe l'ingresso a scuola di 4000 giovani, proprio in un momento in cui il turnover generazionale sarebbe fondamentale per rilanciare l'occupazione.

Boccia prosegue indignato "Mi auguro che il Mef trovi le risorse per sanare questa mancanza e possa cambiare idea sul tema altrimenti gliela farà cambiare il Parlamento"