Su Newsmaiviste, si legge che del reddito di cittadinanza potrà beneficiare chiunque abbia perso il lavoro e chi, pur lavorando, non riesca a superare la soglia di povertà, cioè non riesca ad assicurare un'esistenza dignitosa alla sua famiglia. In un nucleo familiare, ogni persona che rientri nelle due ipotesi lavorative, potrà essere destinatario del suddetto reddito. Vediamo nei dettagli in cosa consiste e soprattutto qual è la cifra massima disponibile.

Nel caso di una persona che ricopre il ruolo di disoccupato, verrà erogato un reddito di una somma pari a 600 euro; nel secondo caso, cioè di colui che riveste la qualifica di lavoratore, ma non percepisce un'entrata tale da poter vivere degnatamente, il reddito percepito verrà integrato, fino alla precedente cifra di 600 euro (per esempio: se un individuo guadagna 300 euro, potrà ricevere il reddito di cittadinanza per una somma di 300 euro, a titolo integrativo).

Tale reddito, concesso ai cittadini residenti in Italia, incide anche sulle pensioni minime, in quanto va ad integrarle.

Vi è una rilevante novità: i centri per l'impiego, dovranno offrire ai lavoratori, ben tre proposte di lavoro. Ma, nel fare ciò, devono rispettare e tener in dovuta considerazione le competenze acquisite, nonchè il livello di istruzione maturato per una determinata attività. Le proposte-offerte lavorative, possono anche essere rifiutate, ma per un limite massimo di tre volte, pena la perdita del reddito di cittadinanza.