L'annuncio che è stato pubblicato in rete, riporta ad un passato lontano, in cui le faide tra il nord e sud dell'Italia erano all'ordine del giorno. È evidente che nel 2014, ci sono ancora casi di razzismo e discriminazione, che fanno retrocedere all'età della pietra il nostro paese.

L'annuncio

Tramite eBay, un prestigioso negozio di vini, situato al centro storico di Firenze, alla ricerca di un banconista, ha pubblicato un annuncio di lavoro nel quale, oltre a richiedere la conoscenza dell'inglese, l'esperienza nel settore e la passione per il lavoro, mette in evidenza una clausola essenziale del candidato: "NO STRANIERI O SUD ITALIA".

Non potrebbe essere più chiaro di così. Il titolare dell'impresa non vuole avere a che fare con extracomunitari e meridionali. Inutile dire che l'annuncio in pochissime ore ha scatenato una vera e propria sequela di insulti tramite web, rivolti principalmente all'autore dell'offerta.

La legge italiana

La discriminazione in Italia è purtroppo oggi ancora un dato di  fatto, ed anche la legislatura non aiuta. Basti pensare che fino al 6 aprile, in base ad una norma del 1931, non era possibile per gli stranieri guidare un mezzo pubblico. Fortunatamente, grazie ad un cittadino extracomunitario, Mohamed Hailoua, un diciottenne marocchino, con regolare residenza, e che tra l'altro ha anche frequentato le scuole in Italia, la legge in questione è stata abrogata, tramite un decreto che è entrato in vigore proprio il 6 aprile.

Il cittadino straniero si era rivolto alla giustizia ordinaria, dopo che la sua candidatura al concorso proposto dalla ATM, l'azienda del trasporto pubblico di Milano, era stata rifiutata in quanto extracomunitario.

Annunci illegali

Purtroppo quello di Firenze non è l'unico caso di discriminazione sul lavoro, molte sono infatti le offerte che sono riservate esclusivamente a determinate tipologie di persone.

Cambia solo il soggetto, ad essere penalizzati non sempre sono gli stranieri o i meridionali, ma può capitare ad una donna in quanto tale, oppure a chi ha figli, o chi invece non corrisponde a determinati canoni di bellezza. La legislatura italiana vieta ogni forma di distinzione, ma purtroppo il razzismo, ancora oggi, è presente in molte forme.