Riforma Pensioni 2014: risolvere subito le questioni esodati, ricongiunzioni, Quota 96 scuola e valutare le proposte di una maggior flessibilità in uscita, quindi di pensione anticipata e prepensionamenti, non solo per i lavoratori pubblici ma anche per quelli privati. Sono in sintesi le proposte di riforma delle pensioni avanzate al Governo Renzi e rilanciate oggi dopo l'approvazione del dl lavoro dal presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano (Pd).

Riforma pensioni 2014: proposte Damiano (Pd) su pensione anticipata, esodati, Quota 96

"Vogliamo ancora una volta dire al premier Matteo Renzi - ha dichiarato a proposito di riforma delle pensioni il presidente della commissione Lavoro della Camere dei Deputati Cesare Damiano commentando il via libera definitivo al Dl lavoro oggi a Montecitorio - che tra le priorità dell'azione politica del governo deve essere incluso il tema delle pensioni risolvendo tempestivamente il problema degli esodati, delle ricongiunzioni e di Quota 96 degli insegnanti".

"La legge Fornero sulla previdenza va cambiata", ha sottolineato Cesare Damiano (Pd) ribadendo le sue proposte di riforma pensioni 2014 e tornando a parlare di pensione anticipata che, diversamente dal ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia, l'ex ministro del Lavoro del governo guidato da Romano Prodi pensa che debba essere estesa non solo ai lavoratori pubblici ma anche a quelli privati. "Se si vuole trovare una soluzione strutturale, come afferma il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, bisogna tornare - ha detto il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio a Radiocor, l'agenzia di stampa de Il Sole 24 Ore - alle quote introdotte nel 2007 o alla flessibilità nell'uscita dal lavoro.

La credibilità del Governo Renzi - ha detto Damiano parlando di riforma pensioni - si gioca sui temi sociali".

Riforma pensioni 2014, i parlamentari del Movimento 5 stelle: 'Bonus Irpef ai pensionati'

Intanto, a proposito di proposte sulla riforma pensioni, i parlamentari del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo hanno sollevato ieri una pregiudiziale di costituzionalità sul decreto Irpef che esclude le pensioni dal bonus di 80 euro al mese.

La pregiudiziale di costituzionalità sollevata "in quanto le pensioni, anch'esse equiparate - secondo quanto si legge in una nota dei gruppi parlamentari del Movimento 5 stelle alla Camera e al Senato - a reddito da lavoratore dipendente dal Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi, ndr) che è corroborato dalle sentenze della Consulta, sono state irresponsabilmente dimenticate".

Tuttavia, da una circolare dell'Agenzia delle Entrate rilanciata dall'agenzia di stampa Asca, emerge che il bonus di 80 euro al mese dovrebbe essere erogato anche per i pensionati che percepiscono una pensione complementare il cui reddito non supera il tetto previsto dal decreto Irpef di 26 mila euro annui. Infatti, i redditi derivanti dalle pensioni complementari non verrebbero assimilati ai redditi da lavoro dipendente.