C'era molta attesa per la relazione introduttiva del segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, al congresso nazionale che si sta svolgendo a Rimini: l'attesa era dovuta a quella che sarebbe stata la posizione assunta dalla Cgil nei confronti della linea di programma intrapresa dal Governo di Matteo Renzi.



Susanna Camusso, sindacato Cgil (di sinistra) contro governo Renzi (di sinistra)

Il discorso della Camusso, inevitabilmente, ha assunto i toni dell'attacco e della contestazione, ma questa volta il destinatario delle 'frecciate' sindacali non era, come spesso è stato nel passato, la Confindustria, ovvero l'organizzazione dei datori di lavoro, bensì il governo di Matteo Renzi.

A questa prima stranezza se ne va ad aggiungere un'altra, ancora più sorprendente, e cioè che l'ideologia dell'esecutivo è di sinistra: siamo caduti davvero nel grottesco.



Lo slogan che ha ripetuto Susanna Camusso è stato: 'Contrastiamo e contrasteremo', con destinatario implicito il governo Renzi. Il bello è che la leader della Cgil, ogni volta che ha attaccato la linea politica del governo ha ricevuto applausi di approvazione sempre più eloquenti, alla faccia del bonus degli 80 euro concesso dall'esecutivo ai lavoratori.



Giuliano Poletti, discorso diplomatico a metà strada tra sindacato e Governo

Anche il discorso del ministro del lavoro, Giuliano Poletti era atteso con particolare interesse, soprattutto per i suoi trascorsi come presidente delle Confcooperative, posizione decisamente di sinistra.

Il membro dell'esecutivo, accolto con qualche fischio di troppo, ha cercato di mantenere una linea prudente, a metà strada tra le ideologie sindacali e i programmi del Governo, affermando che quest'ultimo starà a sentire tutte le campane, comprese naturalmente quelle dei sindacati, anche se poi alla fine l'ultima decisione spetterà proprio all'esecutivo che si prenderà tutte le responsabilità del caso.