Da una parte si parla di esuberi e dall'altra di 60.000 assunzioni nel settore della pubblica amministrazione per i prossimi tre anni. Sembra che le parole di Carlo Cottarelli, commissario straordinario per la spending review non siano state affatto ascoltate visto che il sottosegretario Angelo Rughetti ha sciorinato questi numeri. Eppure il 'piano Cottarelli' per limitare le spese del settore pubblico aveva parlato di 85000 esuberi. Anche se è giusto parlare di ricambio generazionale, sembra che i conti non tornino.



Governo Renzi, 60.000 nuove assunzioni statali? I sindacati: 'E' una fiera dei sogni'

Matteo Renzi aveva parlato di 15.000 nuove assunzioni nei prossimi tre anni: ora sembra che i numeri si siano decisamente dilatati.

Infatti, secondo quanto riferito dal quotidiano 'Repubblica', il sottosegretario Rughetti ha parlato di 60.000 nuove assunzioni: merito dell'abolizione del trattenimento in servizio e della mobilità obbligatoria previsti nella riforma della PA? 



In Italia, i dipendenti pubblici superano i tre milioni tra ministeri, ospedali, scuole, tribunali, caserme, enti locali e enti di ricerca lo Stato italiano: se è vero che la retribuzione non è di quella da 'mille e una favola', è anche vero che il posto 'statale', da sempre, indica stabilità e certezza ed è sicuramente, di questi tempi, meglio di una vincita al lotto.



Di fronte a tali promesse (60.000 nuovi posti di lavoro) come la prenderanno, ad esempio, i precari che continuano a saltare da un posto all'altro, legati da contratti a tempo o atipici, senza ancora poter contare sulla certezza del proprio posto di lavoro? 



I sindacati stanno scendendo sul piede di guerra contro queste che vengono giudicate delle 'illusioni': secondo la Uil, per esempio, il governo Renzi continua a far lievitare il numero dei nuovi assunti (prima 10.000, poi 15.000 ed ora addirittura 60.000) ma il ricambio generazionale e la spinta all'occupazione resteranno una 'fiera dei sogni'.