Per i quota 96 della scuola, sembra davvero di essere giunti finalmente al capolinea: dopo mesi e mesi di lotte e di guerre volte a rivendicare i propri diritti, ingiustamente 'rubati' dai contenuti della riforma Fornero, finalmente arriva il benestare del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.



Il primo settembre prossimo, dunque, i circa quattromila insegnanti e personale Ata della scuola potrebbero davvero tagliare il traguardo della pensione. Già la scorsa settimana, vi avevamo parlato dell'intervento del presidente della Commissione Bilancio della Camera, onorevole Francesco Boccia che aveva annunciato il benestare per le coperture finanziarie necessarie per l'emendamento.



Dopo la 'grande paura' per l'esclusione dall'altro disegno di legge tanto discusso, quello riguardante gli esodati, è arrivata l'inaspettata svolta che ha dato nuovo slancio e un pò di ottimismo al personale scolatico, fortemente penalizzato dalle anomalie contenute nella legge welfare firmata dal governo Monti e che ha decretato l'inizio di una vera e propria agonia.

Governo Renzi, quota 96, ecco le coperture finanziarie

L'emendamento, ribattezzato 'Salva quota 96' avrà come prima firmataria la deputata del partito democratico, Manuela Ghizzoni, ma in pratica tutti i vari capigruppo presenti nella commissione Bilancio alla Camera sottoscriveranno il provvedimento che ha sempre avuto i connotati di una proposta di legge multipartisan, condivisa, cioè, dalla pressochè totalità delle forze politiche.



Sarebbero le risorse accantonate dal Mef per la 'spending review' la principale fonte dei 400 milioni richiesti per consentire il via libera al provvedimento: a questo proposito, occorre anche ricordare che la pensione dei quota 96 della scuola aprirebbe l'opportunità ai vincitori del 'concorsone' dell'ex ministro Profumo di trovare finalmente una collocazione in ruolo.



Governo Renzi, quota 96, inoltrare subito istanza all'Inps

Ciò che viene suggerito fin da ora ai circa 4.000 'quota 96' sarà quello di non perdere tempo, (anche se ci sembra superfluo sottolinearlo) visto che sarà necessario inviare il più presto possibile la propria domanda all'Inps, in modo che vengano confermati i requisiti maturati per andare in pensione: infatti, l'Inps non avrà molto tempo a disposizione per ratificare tutte le istanze che verranno sottoposte all'esame.