Abbiamo scritto, nei giorni scorsi, in merito alle 32.500 assunzioni richieste dal Miur per il 2014, secondo le disposizioni varate lo scorso anno dal decreto firmato dall'ex ministro Maria Chiara Carrozza. Il dibattito social che sta infiammando gli insegnanti riguarda proprio questo numero di richieste assunzioni, da alcuni giudicato come un ottimo risultato, da altri, invece, come un numero di posti deficitario. Chi ha ragione? Chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto? Quindicimila posti per coprire il turn-over, 13mila per il settore dedicato al sostegno a cui si aggiungono i 4500 posti riservati al personale Ata e i 4mila che si dovrebbero (speriamo) liberare con la soluzione dei 'quota 96'. A conti fatti, più del doppio dello scorso anno.


Miur, scuola, assunzioni posti vacanti: i conti non tornano, ecco perchè

C'è chi sostiene, invece, che 32000 immissioni in ruolo sarebbero ancora troppo pochi e che ne servirebbero almeno il doppio. L'Anief, infatti, ha calcolato che i posti vacanti per i docenti non sarebbero 15mila, ma molti di più: se, infatti, dal totale degli insegnanti di ruolo (594.854) togliamo i 15.414 pensionamenti, si arriva a quasi 580mila docenti in servizio. Se calcoliamo, però, che l'organico di diritto per il prossimo anno scolastico 2014/2015 è di 600.839 unità, ci si rende conto come manchino all'appello circa 6mila posti.
Posti vacanti che andavano segnalati, comunque, al Mef se si vuole ottemperare all'obbligo di segnalare tutti i posti necessari a coprire il fabbisogno del sistema scolastico italiano.


Basta così? Niente affatto, perchè sempre parlando di posti vacanti, la situazione più drammatica regna tra il personale Ata dove ai 4.599 pensionamenti, andranno aggiunti altri 13mila posti vacanti; se poi, consideriamo anche i 'quota 96' (4000) che sperano di poter liberare le loro cattedre il 1 settembre prossimo, arriviamo alla cifra di 30mila posti liberi circa, il 'fabbisogno' che indicava l'Anief.
E' l'atteggiamento 'prudente' del Miur a indispettire i sindacati, quasi come se si trattasse di una forma di ostruzionismo che continua a perpetrarsi da anni, senza che si arrivi ad una soluzione. C'è chi, comunque, continua a dire che i posti sono più del doppio dell'anno scorso e vedere il bicchiere mezzo pieno...