In mezzo alle polemiche divampate nelle ultime settimane in merito alle proposte di riforma della Scuola, c'è un elemento di cui si è parlato pochissimo ma che, in realtà, ha rischiato persino di mettere in forse la regolarità del prossimo anno scolastico. Stiamo parlando della mancata proroga (dal 1 gennaio 2013) del CNPI, il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione. Che cosa sarebbe successo in pratica? C'era il rischio che tutti gli atti disposti dal Miur potessero essere dichiarati nulli proprio a causa della mancanza del parere dell'organo consultivo, mandato in pensione dal 2013 e, per giunta, nemmeno sostituito dal CSPI, il Consiglio Superiore della Pubblica Amministrazione che avrebbe dovuto prenderne il posto.

Miur inefficace, dunque?

Non sia mai. Detto, fatto. Ecco pronta la sanatoria attraverso la quale non solo viene assicurata la regolarità del prossimo anno scolastico 2014/2015, ma soprattutto vengono fatti salvi sia gli atti pregressi che quelli futuri, compiuti dal Ministero dell'Istruzione, almeno fino a quando non verrà istituito un nuovo organo consultivo. 



Il problema legato all'irregolarità delle attività del Miur non era certamente cosa da poco: in mancanza di un parere del CNPI, sarebbero stati in discussioni provvedimenti importanti come il nuovo bando previsto per il 2015 o la riorganizzazione del Miur stesso, partita proprio in questi giorni. Ecco spiegata la ragione della 'prudenza' usata dal ministro Giannini nella presentazione di un decreto legge che rischiava di essere annullato, suscitando, tra l'altro, diverse polemiche.

Ecco, dunque, arrivare l'emendamento 'salva Miur' che rende validi tutti gli atti e provvedimenti che sono stati adottati nonostante l'assenza del parere dell'organo collegiale. Non solo: le attività del Miur saranno ritenute efficaci fino alle elezioni del nuovo organo di controllo. A questo proposito, l'onorevole Elena Centemero di Forza Italia ha già chiesto, attraverso un emendamento, che queste ultime avvengano entro la fine del 2014.