Siamo appena all'inizio di quella che si prospetta come una 'lunga estate calda' per la Scuola italiana e gli insegnanti: calda soprattutto alla luce della proposta di legge Reggi-Giannini che rischia di rovinare a tutti le vacanze estive 2014. L'intervista al quotidiano 'Repubblica' rilasciata dal sottosegretario del Miur ha fatto divampare le polemiche, soprattutto in relazione alla clamorosa proposta di raddoppio delle ore di lavoro, da 18 a 36 settimanali: anche su Facebook, naturalmente, si è infiammato il dibattito ed uno dei gruppi 'storici' dove confluiscono le opinioni degli insegnanti ha prontamente aderito alla protesta.   


Miur, scuola, il 'gruppo insegnanti' su Facebook: 'Ci siamo rotti'

Il gruppo insegnanti, per l''occasione', ha voluto manifestare il proprio sdegno per la proposta di legge Giannini-Reggi, modificando la propria immagine Web: ora campeggia un mucchietto di gessetti colorati spezzettati recanti la scritta: 'Ci siamo rotti! Salviamo la scuola pubblica!”.


Come il gruppo insegnanti, diversi altri gruppi social stanno esprimendo il loro dissenso nei confronti dell'ennesima riforma che, a detta dell'ambiente, non riuscirà certo a risollevare una situazione che si sta facendo sempre più drammatica. Oltre all'aspetto strettamente economico (più ore di lavoro, poco o per niente retribuite) c'è la sensazione che non si voglia fare nulla per ridare una minima dignità al sistema scolastico italiano. 


Quali nuovi scenari si apriranno nelle prossime settimane? Sono molti gli insegnanti che si aspettano una ferma presa di posizione dei sindacati anche perchè una delle 'minacce' che si sta diffondendo sempre di più in Rete è quella di 'stracciare la tessera' davanti al segretario provinciale del proprio sindacato.
Se da una parte le organizzazioni stanno già promettendo battaglie in difesa delle varie categorie dei docenti, dall'altra c'è il timore che le 'faide' all'interno dei sindacati stessi, finiscano in una 'guerra civile' che non farà certo bene al futuro della scuola.