L’obiettivo dichiarato dal governo Renzi è triplice: quello di rendere migliori, più sicure e più belle le aule e le scuole italiane. Un progetto ambizioso che partirà domani, lunedì 21 luglio, per quella che costituirà la prima parte del piano per l’edilizia scolastica, preparato e messo a punto dal sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi e successivamente approvato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il piano riguarda gli interventi principali da compiere in ogni Istituto dopo le segnalazioni giunte al Ministero dell'Istruzione dai numerosi Comuni d'Italia che hanno chiesto interventi.

Miur, scuola, piano edilizia Reggi: le tre fasi del progetto

Il piano sarà articolato in tre fasi, ognuna delle quali dovrà raggiungere uno specifico obiettivo:
  • scuole belle;
  • scuole sicure;
  • scuole nuove.
Il progetto vedrà l’erogazione di una prima tranche, su scala nazionale, di un finanziamento pari a 150 milioni di euro. Il primo step di lavori riguarderà il miglioramento delle strutture scolastiche da un punto di vista puramente estetico.
Quali tipi di interventi verranno effettuati? Per esempio, si provvederà alla sostituzione di vetri rotti nelle classi, al cambio delle maniglie o dei rubinetti nei bagni, all'imbiancatura delle pareti delle aule (molte delle quali da diversi anni non vengono 'igienizzate'), alla sostituzione delle porte, alla pulizia e alla bonifica delle aree verdi, come giardinetti, cortili e palestre.
Insomma, per questa prima fase del piano edilizio verranno eseguiti tutti quei piccoli interventi che contribuiranno a rendere l’ambiente scolastico più funzionale e, perchè no, in certi casi, potremmo usare tranquillamente il termine 'più vivibile', sia per gli studenti che per gli insegnanti.

Miur, scuola, piano edilizia Reggi: si comincia dalle scuole d'infanzia e primarie

Le prime a beneficiare degli interventi, in ordine di tempo, saranno le scuole d'infanzia e quelle primarie. Saranno 322 (delle complessive 7.801 scuole nazionali) quelle che saranno chiamate da domani a programmare l'effettuazione di questi piccoli lavori. Il ministero dell’Istruzione, al fine di garantire la migliore redditività delle risorse messe a disposizione, ha già promesso di controllare l'avanzamento dei lavori, onde evitare che i fondi erogati vengano poi utilizzati in altro modo o, comunque, non per i bisogni richiesti.



Nelle prossime settimane, il Miur dovrebbe autorizzare un altro campione di istituti, che riguarderà scuole medie e superiori, sulle quali verranno effettuati gli interventi nei prossimi mesi. Per il 2015, il governo dovrebbe stanziare altri 300 milioni destinati ad altri 10mila plessi scolatici, sempre per la realizzazione della prima fase denominata 'scuole belle'. 

Una volta concluso il primo capitolo del piano, si passerà a quella che sarà la messa in sicurezza degli edifici, attraverso la realizzazione di interventi strutturali come la sostituzione degli impianti elettrici, idraulici e termici. Infine, l’ultima parte del progetto verrà destinata alla realizzazione di scuole nuove.